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Padrini e madrine per i sacramenti, a Monreale ancora si può

| Giuseppe Cangemi | Cronaca varia

A Palermo, invece, l'arcivescovo Lorefice impone uno stop ''sperimentale'' per tre anni

MONREALE, 2 febbraio – È di oggi il decreto con cui l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha decretato lo stop "sperimentale" per tre anni a partire da luglio 2023 per padrini e madrine in occasione della celebrazione dei sacramenti del battesimo e della cresima.

La scelta, già adottata da diverse diocesi italiane, è stata assunta prendendo atto di come nel corso del tempo convenzioni e abitudini stratificatesi nel tessuto sociale abbiano compromesso l'autentico significato di questi ruoli importanti e delicati. Si tratta, infatti, di un ufficio strettamente collegato al mandato ricevuto dalla Chiesa ma che, come sottolinea il decreto del vescovo Lorefice, è ‘’confuso spesso con relazioni di parentela, se non addirittura con legami ambigui, e relegato, il più delle volte, al solo momento rituale’’.

Insomma si tratta di una decisione che prende atto del cambiamento dei tempi e, soprattutto, del fatto che il ruolo di padrini e madrine non sia più spesso quello originario legato all’accompagnamento nella vita cristiana del battezzato e del cresimato. Molto forte appare, infine, il passaggio del decreto in cui viene definito come un ruolo, spesso, semplice "orpello coreografico" in una cerimonia religiosa. La decisione del vescovo di Palermo è al momento “ad experimentum”, valida per il prossimo triennio. Nessuna novità, invece, al momento per quanto riguarda Monreale dove ancora si potrà continuare ad essere padrini e madrine per i sacramenti.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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