Crisi: lo shopping natalizio registra un calo medio del 30%

I commercianti: "Andiamo tutti nella stessa direzione"

MONREALE, 27 dicembre – Meno 30% rispetto al 2010. E' questo il dato impietoso relativo al volume d'affari del periodo natalizio. La notizia arriva dai commercianti monrealesi, che non sono stati risparmiati dalla crisi che attanaglia la nostra economia.

Speravano nel periodo tradizionalmente destinato ai regali di Natale per prendere una consistente boccata d’ossigeno e dare fiato a bilanci che cominciano a segnare rosso fisso. Ed invece, le ristrettezze con cui ha dovuto fare i conti ciascuna famiglia, si sono riversate anche sui budget destinati alle strenne. Come dire: è arrivato il Natale, senza che le casse se ne siano accorte.

«Manca un piano commerciale ben articolato – afferma Giuseppe Lo Vecchio, presidente di Confesercenti a Monreale - . In più per questo Natale non si sono registrate attività per i commercianti. L’amministrazione comunale deve convocare le parti sociali ad un tavolo tecnico e cercare di fare andare tutti nella stessa direzione, realizzando delle iniziativa, a cominciare da un piano traffico e programmare gli eventi come la festa del 3 maggio o l’estate monrealese».

«Il 30% del calo registrato è il dato medio – aggiunge Filippo Tusa, responsabile cittadino di Confcommercio – ma certi settori registrano un segno meno che va ben oltre. Purtroppo non possiamo reggere la competizione con i centri commerciali. Aggiungiamo, poi, che Monreale non offre attrattive e quindi difficilmente la gente può scegliere di venire nella nostra cittadina per effettuare le proprie compere. E purtroppo le previsioni anche per il futuro non lasciano ben sperare. Proposte? Il futuro credo che sia quello del Centro Commerciale Naturale. Un consorzio tra commercianti per essere più competitivi. Bisogna uscire dalla logica nella quale ciascuno pensa soltanto a se stesso. Credo che sia l’unica carta che al momento possiamo giocare».