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Ieri in aula consiliare tappa del Festival delle Filosofie

| Giuseppe Cangemi | Cronaca varia

Il sindaco Arcidiacono: “Appuntamento che va istituzionalizzato”

MONREALE, 24 ottobre – Si è tenuta ieri, in aula consiliare, la sessione filosofica del Festival delle Filosofie, dedicata al tema della giustizia, focalizzato su alcuni autori della classicità greca, quali Eraclito, Epicuro, Platone e Aristotele.

Il sindaco Alberto Arcidiacono ha portato i saluti istituzionali ai convenuti, ringraziando in particolare il Presidente del Festival, Lorenzo Palumbo e Maria Rita Fedele, docente di filosofia, per aver promosso un'iniziativa di rilevanza formativa per i giovani monrealesi e, in particolare per gli studenti liceali della città. Lo stesso ha reso nota la volontà di rendere il Festival un'attività culturale strutturale del programma degli interventi previsto per il prossimo anno.

Hanno relazionato Emidio Spinelli, dell'università della Sapienza di Roma Loredana Cardullo, università di Catania, Patrizia Laspia, università di Palermo. Ha moderato Marco Carapezza, ordinario di filosofia del linguaggio di Unipa. Tra i numerosi partecipanti, folto il numero degli studenti delle classi terze e quinte del liceo scientifico di Monreale.

“La giustizia - ha riferito Patrizia Laspia citando in greco alcuni frammenti del filosofo Eraclito - va intesa come "giustizia cosmica". Eraclito - a suo parere - avrebbe richiamato l'idea di una dea, Dike, che incarna l'impegno ecologico e il valore universale del cosmo e della sua tutela. La professoressa Cardullo ha sottolineato il tema della giustizia in Platone, facendo emergere come lo stesso richiami un impegno etico, volto a garantire bene e pace nella comunita politica della città di Atene. Cardullo ha ripreso la definizione platonica secondo cui giusta è quella polis in cui ciascuno svolge bene il proprio compito senza accumularne tanti.

Spinelli invece ha puntualizzato lo stretto legame tra giustizia e certezza della pena, legame sintetizzato bene da Epicuro e dalla scuola epicurea, una scuola diversa dall'Accademia platonica, perché aperta a tutti e priva di discriminazione fra gli individui. Tutti infatti- prosegue Spinelli- avevano accesso alla scuola epicurea: uomini, donne, schiavi et cetera.
Spunti filosofici di forte rilievo, quelli del convegno, che hanno consentito, nella ricorrenza del trentennale delle stragi mafiose, di riflettere su un tema di pertinenza filosofica, ricco di significative suggestioni classiche.

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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