Piazza di Aquino, cattivi odori per cattive abitudini

A nulla servirebbero gli interventi di pulizia e rimozione dei rifiuti: “Impossibile persino passeggiare, fetore di marcio e putrido nell’aria”

MONREALE, 20 giugno - Succede che ancora una volta, nella bassa frazione (dal punto di vista altimetrico), ad imporsi con una certa insolenza, siano le cattive abitudini dei residenti che, sommate alla noncuranza dei “forestieri”, dipingono, a due passi da un luogo religioso, uno scenario sgradevole, sia dal punto di vista visivo e, soprattutto, olfattivo.

Parliamo di argomenti che hanno a che vedere con temi importanti che abbracciano materie di natura igienico-sanitarie, in ambito urbano, attraverso cui ogni cittadino viene esposto, quotidianamente, ad un pericolo che non va affatto sottovalutato: “È impossibile persino passeggiare - segnalano a MonrealeNews -. A pochi metri da una chiesa, trovo sia increscioso subire questo sdegno”.

A destare lo scalpore del passante, sarebbe, infatti, non tanto la presenza dei cumuli di rifiuti indifferenziati posizionati presso gli ingressi della piazza, bensì la spiacevole esperienza olfattiva, vissuta questa mattina sul luogo, dirigendosi presso i servizi del tessuto commerciale presente: “Siamo abituati all’immondizia - spiega a queste colonne -, non ci faccio nemmeno più caso. Ma il cattivo odore di marcio e putrido lo considero insostenibile. Le regole e le cattive abitudini di Palermo non possono e non devono sopraffare sulle norme vigenti di questo territorio.

Apprezzo gli interventi di pulizia, ma se il risultato è questo, dunque, servono a ben poco se non ad assecondare queste cattive abitudini. È evidente che le misure utilizzate dall’amministrazione, qui ad Aquino, non sono sufficienti per poter debellare questo fenomeno. Ed è altrettanto chiaro - conclude - che vi è la necessità di operare con altri strumenti”.