San Giuseppe Jato, inaugurato ieri il ''Nuovo Giardino della Memoria''

A organizzare la cerimonia il Comune, il Gruppo archeologico Valle dello Jato nonché l'associazione Libera. Il posto è dedicato anche a Giuseppe Di Matteo, vittima innocente di mafia

SAN GIUSEPPE JATO, 28 maggio - Si è tenuta ieri a San Giuseppe Jato l'inaugurazione del ''Nuovo Giardino della Memoria", uno spazio rivalorizzato grazie alle risorse del progetto ''Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici" del 2018, a cui hanno potuto partecipare associazioni di promozione sociale, cooperative sociali e organizzazioni di volontariato.

 
Presenti la Commissione Straordinaria del Comune, tanti studenti e numerose autorità tra cui il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani. Il luogo, oltre a essere stato scenario privilegiato nell'ambito del progetto "Libera la Natura" dell'associazione Libera e dell'ex Gruppo sportivo del Corpo Forestale, che ha preso avvio nel 2010 e intende coniugare sport, rispetto ambientale e principi democratici, ospitava il bunker nel quale fu assassinato il piccolo Giuseppe Di Matteo.
 
Giuseppe Di Matteo, figlio del mafioso e successivamente collaboratore di giustizia Santino, fu rapito da alcuni membri di Cosa Nostra per ordine dell'allora capo della famiglia mafiosa di San Giuseppe Jato, Giovanni Brusca, recentemente tornato in libertà in virtù di tutte le sue rivelazioni ai magistrati e dopo oltre 25 anni di carcere. Successe il 23 novembre 1993, quando Giuseppe aveva solo 12 anni: il padre, deciso a raccontare ogni segreto riguardante la strage di Capaci, non volle mai ritrattare le proprie dichiarazioni e ciò fece decretare alla cupola mafiosa l'uccisione di Giuseppe, strangolato e sciolto nell'acido l'11 gennaio 1996, dopo oltre due anni di prigionia.
 
Per questo il giardino, che ora ha anche il suo "Albero della nostra memoria" simbolo di tutte le persone legate al territorio di San Giuseppe Jato particolarmente votate ai valori di libertà e legalità, si configura come area emblematica sia per il territorio comunale jatino che per il resto della città metropolitana. Un segnale, come sottolineato dal Comune, di necessario ricordo delle dolorose pagine della storia del paese ma anche di speranza nel futuro, da concretizzare con azioni di valorizzazione dei mezzi del territorio.