Protesta il Comparto Socio Sanitario di Confindustria Sicilia
PALERMO, 17 maggio – L’Ars esclude dalla Finanziaria il beneficio delle anticipazioni per le RSA e le comunità terapeutiche e mette a repentaglio un sistema economico. Protesta il Comparto Socio Sanitario di Confindustria Sicilia.
“La norma – che non comporta alcun aggravio di costi per le casse regionali – prevedeva che alle strutture sanitarie assistite venisse erogato dalle ASP, all’inizio di ciascun trimestre a titolo di anticipazione, l’85 per cento dell’importo del trimestre precedente già autorizzato. Ma il Parlamento ha negato questo beneficio senza alcuna ragione”, così Francesco Ruggeri, presidente del Comparto Socio Sanitario.
La previsione normativa, senza determinare oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica, avrebbe consentito alle imprese di accelerare i pagamenti e di evitare il ricorso ormai sistematico alle anticipazioni bancarie per far fronte al pagamento degli stipendi e degli oneri previdenziali nei confronti del proprio personale.
“La norma avrebbe insomma ridato ossigeno al settore, senza determinare squilibri nelle casse pubbliche. Eppure l’Ars ha escluso le Residenze Sanitarie Assistite e le Comunità Terapeutiche. Facciamo appello – conclude Ruggeri – al governo affinché trovi un sistema per venire incontro alle imprese”.