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Vertenza Covisian: Ita non si presenta al tavolo, Almaviva annuncia licenziamenti

| Caterina Ganci | Cronaca varia

Il ministro del lavoro, Andrea Orlando definisce il fatto “molto grave”

PAERMO, 20 aprile – È stato sospeso il vertice previsto per la giornata di oggi a Roma. ITA non si presenta al tavolo con il Ministero del Lavoro per discutere della vertenza Covisian ex Almaviva. Un fatto definito dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando “molto grave”.

Salta così la possibilità di aprire un confronto e trovare possibili soluzioni occupazionali per i lavoratori di Palermo e Rende che dopo il ritiro della commessa da parte di Ita Airways per i servizi di call center rischiano di perdere il posto di lavoro. Nel frattempo da fonti sindacali si apprende che Almaviva ha aperto le procedure di licenziamento per 308 risorse dell'ex commessa Alitalia, oggi in cassa integrazione a zero ore, che in questo scarica barile sull'accordo Ita/Covisian restano in attesa di una ricollocazione entro il 2023. Indetta per oggi pomeriggio a Palermo un'assemblea pubblica dei lavoratori.

"Vergognosa l’assenza da parte della compagnia al tavolo ministeriale - commenta il segretario nazionale Uilcom UIL Salvo Ugliarolo - scandaloso l’atteggiamento da parte di ITA al confronto, già programmato da settimane, presso il ministero del lavoro per la vertenza dei 543 lavoratori del servizio clienti. Ita - aggiunge - perseguita nella sua arroganza sfuggendo al confronto. Riteniamo che il Ministro Orlando debba intervenire su questa annosa vicenda che vede da parte dei vertici di questa compagnia un atteggiamento vergognoso nell’affrontare una vertenza così delicata. Non possiamo - conclude - assistere a questo vergognoso comportamento da parte di un’azienda a controllo pubblico che dovrebbe avere la decenza di rispettare le leggi di questo paese oltre ad essere più rispettoso delle istituzioni di questa nazione".

"Sta per esplodere la rabbia dei lavoratori - commenta Massimiliano Fiduccia, responsabile del dipartimento outsorcing della Slc Cgil Sicilia - la situazione è surreale, allucinante. Poco dignitoso l’atteggiamento di Ita - afferma Fiduccia - non presentarsi al tavolo e limitarsi a una nota pochi minuti prima dell’inizio dell’incontro comunicando che sta procedendo ad assunzioni interne, disattendendo una norma dello stato: è da irresponsabili e il governo non può accettare da un’azienda a totale partecipazione pubblica, che si calpesti la dignità dei lavoratori, il rispetto delle istituzioni, delle norme e degli accordi. Si sta scrivendo una pagina buia nel settore - ha continuato Fiducccia - se Ita è incommentabile, non è accettabile neanche il comportamento di Covisian: non si possono cambiare le carte in tavola solo sei mesi dopo un accordo di cui erano chiare le condizioni. Il sindacato sta valutando tutte le azioni possibili, comprese le azioni legali. Non ci fermeremo nella protesta, sta per scoppiare la rabbia dei lavoratori”.

Intanto Ita Airways si difende e attacca Covisian. In una nota, la compagnia - definendosi "parte lesa" - spiega i motivi che l'hanno spinta a non partecipare all'incontro al Ministero del Lavoro. "Solidarietà ai lavoratori di Covisian - si legge nella nota - incolpevoli di una pessima gestione di tale società, incapace di onorare impegni contrattuali anche condivisi e sottoscritti in contesti istituzionali". Secondo Ita i motivi sono: "L'esclusiva responsabilità di Covisian che non ha dato seguito né al contratto sottoscritto con Ita Airways né all'intesa sulla clausola sociale relativa ai dipendenti Almaviva. Il venir meno del rapporto di fiducia tra le parti, e l'avvio delle relative azioni legali, l'enorme disagio causato da Covisian a tutti i clienti e alla Compagnia, con livelli di servizio scesi da un tasso di risposta del 98% a valori del 26%, nel periodo pasquale e all'inizio della stagione estiva, la velocità del processo di assunzioni generata dall'improvvisa decisione di Covisian e il grande disagio recato alla clientela".
E ancora, sottolinea Ita, "la formazione di un call center interno che, per far fronte all'estrema emergenza, conta già circa 150 assunti, di cui più del 50% lavoratori Alitalia in Amministrazione straordinaria; il rispetto dell'impegno alla ricollocazione dei lavoratori Alitalia in Amministrazione straordinaria, in linea con gli accordi firmati all'atto della partenza della nuova Compagnia; l'attivazione di un processo di selezione per individuare risorse con elevata professionalità con l'auspicio di poter trovare disponibilità all'assunzione da parte dei lavoratori siciliani".

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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