54^ edizione della Settimana di Musica Sacra: buon successo di pubblico

Intervista al direttore artistico, Giuseppe Cataldo

MONREALE, 6 dicembre - La cinquantaquattresima edizione di Musica Sacra di Monreale si è contraddistinta per la numerosa partecipazione di pubblico che ha accompagnato ogni appuntamento.

Il direttore artistico, Giuseppe Cataldo, traccia un bilancio positivo della manifestazione senza nascondere la sua soddisfazione per il successo riscontrato. Cataldo ha anche diretto l'esecuzione dello Stabat Mater di Rossini emozionando il pubblico presente.

Maestro Cataldo, la sua è stata una scelta di continuità con il passato. Ha una sua formula personale per coniugare tradizione e innovazione?

Il programma della Settimana si è inserito nel solco del percorso avviato l'anno scorso. In piena sintonia con l'arcivescovado di Monreale, era partito un iter di approfondimento sul tema della Genesi che è stato ripreso con il concerto inaugurale "Die Schopfung" (La Creazione) di Haydn. L'esecuzione dell'opera è stata preceduta da una conferenza che ne ha approfondito gli esperti teologici e ha visto la partecipazione di Giampiero Bof, docente di Storia del Pensiero teologico ad Urbino. Penso che gli eventi collaterali alla Rassegna debbano essere più numerosi e diversificati così da costituire un'occasione per riflette sul rapporto Dio-uomo.

Perché ha voluto dedicare una serata alla tradizione liturgica orientale?

Il sincretismo è uno dei motivi per cui vale la pena soffermarsi sulla musica come eccezionale veicolo di messaggi universali, capace di abbattere ogni sorta di barriera culturale. L'esibizione del coro maschile "The Orthodox singers male choir" di Mosca si inscrive nell'obiettivo di sottolineare l'importanza del confronto fra tradizioni musicali differenti, nel profondo spirito di apertura all'Oriente che contraddistingue il duomo di Monreale, una sorta di koinè architettonica sfondo perfetto per la koinè che la musica è sempre in grado di raggiungere.

La Rassegna di Monreale ha una propria peculiarità. Ce ne spiega le ragioni.....

A me piace chiamare la manifestazione Festival, come la denominò il suo fondatore Raccuglia nel 1939. Io credo che il vero motivo del suo successo, al di là del cartellone, sia il "rapporto fiduciario" che si è subito ricreato fra la Settimana di Musica sacra e il suo pubblico, fin dalla prima serata.