Una scultura contro l’uso improprio della tecnologia: dopo 2 anni l’opera di Giovanni da Monreale approda al parco giochi. (IL VIDEO)
MONREALE, 8 aprile – Un appuntamento più volte rinviato a causa dell’emergenza pandemica quello tra le fatiche dello scultore monrealese, oggi residente nella cittadina toscana di Pietrasanta, e il territorio di provenienza: finalmente, dopo 2 anni, a sensibilizzare genitori e figli contro l’uso improprio della tecnologia, ci penserà “8”.
Questo il nome di battesimo dell’opera di Giovanni da Monreale - al secolo Giovanni Sardisco - appartenente al gruppo di sculture relative all’importante progetto volto a denunciare l’approccio sconsiderato che gli adolescenti hanno instaurato con i dispositivi tecnologici, distraendoli dal mondo reale per trovare spazio all’interno di una dimensione virtuale. Capo chino vero lo schermo dello smartphone, sguardo spento perché ipnotizzato dai contenuti multimediali: è questa la configurazione scultorea del soggetto appena installato presso il parco giochi, analogamente a quelli già posizionati in altre piazze italiane. Rappresentato in scala 1:1, per 1 metro e 40 centimetri di altezza, la statua raffigurante un giovane di 8 anni, attraverso l’abbigliamento, rende omaggio alla città di Monreale, mediante l’utilizzo della composizione cromatica affine a quella dello stemma araldico, individuabile nell’azzurro della felpa col cappuccio azzurra per richiamare lo scudo, oltre al giallo della cerniera che fa riferimento alla corona e alla stella o 8 punte.
Le operazioni di installazione, avviate intorno alle 9 contemporaneamente agli interventi di diserbamento e pulizia del parco, prodotto dal coordinamento di Ninni Di Salvo insieme alle braccia di Piero Faraci, Piero Segreto e Filippo Alaimo, hanno impegnato l’artista che, coadiuvato dal fratello Daniele e dal padre Giuseppe, ha provveduto al posizionamento dell’opera. Dopo l’intervento di levigazione del bugnato esterno per ridurre la bombatura, la scultura, il cui telaio interno è saldato su due piastre zincate da 6 millimetri, una alla base e una sulla schiena, è stata fissata in prossimità di uno dei pilastri sporgenti della facciata meridionale dell’istituto Pietro Novelli, coronata da una targa a pochi centimetri d’altezza.
L’opera, è stata privata dal telo di imballaggio intorno alle 13,30 per osservare la cerimonia inaugurale alla presenza del sindaco Alberto Arcidiacono, gli assessori Luigi D’Eliseo, Rosanna Giannetto, Totó Grippi, Paola Naimi, Sandro Russo oltre i consiglieri Santina Alduina, Angelo Venturella, il consulente Salvo Giangreco, il preside Marco Monastra, la collaboratrice del dirigente Elisa Favaloro e le maestre Lo Coco e Pizzurro che hanno accompagnato due classi di allievi in occasione della manifestazione.