Il virus muta e dà luogo a nuove forme di sè
PALERMO, 6 aprile – "Attenzione ai ricombinanti. Si chiamano XD, XF e XE. I primi due rappresentano un mix fra la variante Delta e quella Omicron e sembrano avere una diffusione molto limitata", scrive su Facebook l'infettivologo Antonio Cascio professore ordinario e direttore dell'unità Malattie infettive del Policlinico.
Il Covid continua la sua corsa e spunta Xe una nuova variante, figlia di Omicron 1 e Omicron 2, del 10% più contagiosa.
"Il ricombinante XE è un mix di Omicron e Omicron-2 - spiega l'infettivologo - quest’ultima sembra stia crescendo in maniera consistente a Londra e in altre zone del Regno Unito. XE essendo un mix di due varianti 'buone', difficilmente potrà essere fonte di preoccupazione, l’attenzione - conclude - ovviamente deve essere mantenuta alta e i sequenziamenti particolarmente raccomandati per le persone che provengono dal Regno Unito".
Il ministero della Salute ha disposto che i campioni raccolti sui pazienti, e riferiti a prime infezioni, saranno analizzati dall'Istituto superiore di sanità tramite sequenziamento genomico.
Intanto, il bollettino settimanale evidenzia un calo dei contagi e delle ospedalizzazioni. Nella settimana dal 21 al 27 marzo - i dati del dipartimento Asoe -si è registrato un lieve decremento delle infezioni. L’incidenza di nuovi positivi è pari a 44.072 (-10.63%), con un valore cumulativo di 911.76/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è avuto nelle province di Messina (1468/100.000), Agrigento (1098/100.000), Ragusa (977/100.000) e Palermo (975/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra gli 11 ed i 13 anni, (1505/100.000 abitanti), i 6 ed i 10 anni (1501/100.000) e tra i 14 ed i 18 anni (1213/100.000).