“Le mamme, le famiglie, i cittadini del corleonese chiedono la mobilitazione per la pediatria, il punto nascita e la funzionalità di tutti i servizi sanitari”
CORLEONE, 4 aprile – Dopo i disastri provocati dalla pandemia da COVID-19, aggravata dall’inadeguatezza delle nostre strutture sanitarie, è sicuramente corretta l’idea del governo nazionale di potenziare la sanità territoriale. Invece assistiamo al continuo e veloce depotenziamento dell’ospedale di Corleone che vede una carenza nell’organico che ormai mette in pericolo la funzionalità di molti servizi.
Un gruppo di mamme avendo toccato con mano che la mancanza di pediatri non permette le cure dei loro figli e le donne in gravidanza, temendo di non poter partorire a Corleone, hanno sollecitato la rinascita del Comitato Pro Ospedale, affinché ci si mobiliti, si trovino le soluzioni a queste e ad altre problematiche che riguardano l’Ospedale di Corleone e i servizi territoriali.
Il Comitato Pro Ospedale si è immediatamente attivato e fa un appello a singoli cittadini, associazioni, sindacati, gruppi informali del corleonese affinché si creino le condizioni per coinvolgere le istituzioni del corleonese e unitariamente, senza alcun colore politico/partitico, chiedere alla Direzione Generale dell’Asp di Palermo di prestare attenzione e risolvere le questioni da noi sollevate.
Tra le altre cose si chiede di: mettere in sicurezza il Punto Nascita del presidio ospedaliero, ottenuto con una normativa in deroga, frutto di durissime lotte portate avanti dal Comitato e che oggi rischia il collasso per l’assenza dei pediatri necessari per la sua funzionalità; potenziare il servizio di cardiologia, assegnando allo stesso tutti i medici previsti in organico; attivare il servizio di ortopedia; attivare l’unità organizzativa di lungodegenza, dotandola del personale e delle attrezzature necessarie; completare la terza ala del presidio ospedaliero dei Bianchi, i cui lavori sono da tempo finanziati, ma ancora non appaltati, per realizzare quella “Cittadella della Salute” di cui si parla da tempo.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario acquisire la consapevolezza della loro importanza. Per questo il Comitato invita alla massima unità e alla mobilitazione le comunità locali (comuni, operatori, organizzazioni sindacali, forze politiche, associazioni).