Celebrato il ricordo della poetessa monrealese nel giorno del trigesimo della sua scomparsa
MONREALE, 17 marzo – In occasione del trigesimo della scomparsa di Orsola Campanella il professore Serafino Scorsone nella chiesa di Santa Teresa in Monreale ha ricordato e commentato la sua poesia evidenziando il significato profondo della parola da ella utilizzata per rappresentare i valori della vita.
Le parole per Orsola Campanella – si legge in una nota – sono state strumento prezioso per significare il nostro mondo interiore agli altri, per metterci in contatto con la natura, con la creazione, per scoprire in comunione con il mondo intero il vero messaggio del Verbo che è il figlio di Dio fatto carne. La parola nella poesia di Orsola Campanella è semplicità, è musica, è comunicazione, amore, gioia, sofferenza, comprensione, conforto, ammirazione, dolore”.
“Penso – ha detto Serafino Scorsone – che il suo conversare semplice, garbato e nello stesso tempo acuto e le sue poesie, nel loro suono, nella loro semplicità, con la loro pacatezza, con la loro chiarezza, con la loro incisività e oserei dire nello stesso tempo con la loro umiltà possano aiutarci a trovare un significato, a dare un senso, una direzione alla vita specie in un momento come questo così buio e tempestoso. Sia Orsola che il fratello Rocco sono stati due grandi paladini della pace, per entrambi la pace si conquista non con le armi ma con la stessa pace fatta di amore e di comprensione così come ci ha insegnato nostro Signore Gesù Cristo. Tutti gli esseri umani hanno il diritto e il dovere di difendere la pace con la pace.
La poesia di Orsola - ha concluso – nella sua vita è stata testimonianza della sua continua attività nel campo scolastico, sociale, religioso e soprattutto nell’organizzazione di un concorso sulla pace organizzato per le scuole di ogni ordine e grado di Monreale e provincia.
Per noi tutti che abbiamo avuto il piacere di collaborare con lei in tante iniziative, il nostro ringraziamento per la sua opera e poesia è indelebile”.