I tre profughi sono arrivati a Punta Raisi dopo un lungo viaggio attraverso Moldavia e Romania
MONREALE, 9 marzo – In fuga dalla guerra, è arrivata ieri sera all'aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo con un volo da Bucarest. In cerca di un rifugio di pace, la famiglia ucraina è stata accolta da un monrealese.
"Essere in Italia mi rende felice. Non cerco altro che la serenità per me e per i miei figli". Poche, ma ricche d’emozione le parole di Iryna. La mamma quarantenne scappata, insieme ai due figli Igor e Victor di undici e quindici anni, dalle bombe e dai missili.
"Mamma portami in un posto sicuro" continua a ripeterle durante il tragitto il più piccolo dei due ragazzi. Sono fuggiti dalla loro casa, lasciando tutto e scegliendo la salvezza. Dopo un'esplosione, la famiglia si è messa in viaggio verso la Polonia ma una fila chilometrica di auto li ha portati a cambiare strada per raggiungere un'altra destinazione. Così, passando dalla Moldavia, sono arrivati in Romania. Una volta giunti nella penisola balcanica, hanno trovato alloggio a casa di una persona che li aveva notati mentre dormivano in auto, durante una gelida notte.
"Sono contento di poter dare il mio aiuto - dice Filippo Riina, impiegato comunale e imprenditore agricolo – fin da subito ho messo la mia casa a disposizione. Con Iryna ci conosciamo da qualche tempo, per motivi lavorativi da anni ho contatti con l’Ucraina. Sono tanti gli ucraini che conosco e che mi hanno chiesto di essere ospitati. Grazie al supporto di un'associazione monrealese, in questi giorni abbiamo preparato tutto il necessario per accoglierli".
Alla notizia dell'arrivo della famiglia, la macchina della solidarietà si è messa subito in moto. Diversi gli abiti e i beni di prima necessità donati. "Li accogliamo con grande piacere e gioia – commenta Alberto Arcidiacono, sindaco di Monreale - siamo convinti di poter dare una seconda opportunità a questa famiglia che sta scappando da un dramma. Monreale - conclude - mostrerà nuovamente il volto della solidarietà e dell'accoglienza perché fermamente convinta che la libertà sia un dono al pari della vita".