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Covid, il superlavoro dei medici di famiglia

| Caterina Ganci | Cronaca varia

Le incombenze burocratiche hanno preso il posto ormai di quelle cliniche

MONREALE, 20 gennaio – Centinaia di telefonate, messaggi, richieste di certificati di guarigione. Attivano la procedura, quella assistenziale, per le terapie anticovid, per il tampone. Continuano a lavorare con una forte pressione e ritmi di lavoro inumami i medici di medicina generale.

Alle visite in studio e domiciliari da due anni si è aggiunto il macigno della burocrazia collegata al Covid. E il sindacato Medici italiani chiede di liberarli dagli aspetti amministrativi e burocratici correlati all'emergenza pandemica in modo che "si possano dedicare esclusivamente all’assistenza dei pazienti ammalati non solo di covid".
L'attività dei medici di famiglia è cambiata. Molti di loro stanno vaccinando a ritmi serrati, in alcuni ambulatori la settimana scorsa le dosi sono state somministrate fino a tarda notte. A questo scenario si aggiunge la gestione dei casi covid. I medici assolvono anche a quelli che sono gli aspetti burocratici. È compito loro comunicare la positività, liberare i pazienti dall'isolamento e tanto altro, sono considerati provvedimenti di pubblica sanità che solo un medico può emettere anche se questo toglie del tempo prezioso alla cura dei pazienti. Intanto le altre malattie e richieste dei pazienti non sono andate in vacanza. I cardiopatici, i diabetici, i malati oncologici gravi hanno bisogno di cura e assistenza.

"Ho inserito segnalazioni fino alle due di notte perché di giorno ho fatto ambulatorio e ho dovuto mettere da parte le pratiche - commenta il medico di famiglia Pietro Bruno - non siamo all'esaurimento non ce la facciamo più. Non facciamo più i medici. Ci sono persone che aspettano di essere visitate e dall'altra ci dobbiamo occupare delle persone che invece aspettano di essere liberate per tornare a lavoro. Siamo esasperati".
Negli ultimi giorni, poi, a peggiorare la situazione è la piattaforma delle segnalazioni che spesso va in tilt costringendo i medici a ripetere l'operazione più volte. Un passaggio burocratico che richiede circa venti minuti a segnalazione e tante volte l'operazione d'inserimento delle pratiche si protrae fino a tarda notte.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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