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Covid-19, nuove regole per la gestione dei casi di positività a scuola

| Giuseppe Cangemi | Cronaca varia

Novità in tema di quarantena e sorveglianza con testing

ROMA, 7 novembre – È stata inviata ieri alle scuole e resa disponibile anche sul sito del Ministero dell'Istruzione, la nota tecnica con le nuove ''Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico''.

La nota è stata elaborata con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Salute, delle Regioni e del Ministero dell’Istruzione. Le misure introdotte dal documento, attraverso la collaborazione tra le scuole e le autorità sanitarie locali, favoriscono l’erogazione del servizio scolastico in presenza, supportano il dirigente scolastico nelle iniziative da assumere in presenza di casi positivi COVID–19 e permettono di rendere il più possibile omogenee, a livello nazionale, le misure di prevenzione da attuare a cura dei Dipartimenti di Prevenzione.

In presenza di un caso positivo in ambito scolastico, le azioni di sanità pubblica ricadono nell’ambito delle competenze dei Dipartimenti di Prevenzione che risultano incaricati della disposizione delle misure sanitarie da intraprendere, inclusi l’isolamento dei casi, la quarantena dei contatti e le tempistiche per il rientro a scuola di alunni, studenti e operatori scolastici.

Fino all’intervento dell’autorità sanitaria, nell’immediatezza della conoscenza del caso positivo, l’Istituto scolastico attiva la seguente procedura già definita e standardizzata, che non comporta alcuna valutazione discrezionale di carattere sanitario.

Il dirigente scolastico, o un suo delegato, dopo aver informato il Dipartimento di Prevenzione della presenza del caso positivo a scuola, individua i ''contatti scolastici'' e sospende temporaneamente le attività didattiche in presenza per questi ultimi. A questo punto il dirigente scolastico dovrà trasmettere ai ''contatti scolastici'' le indicazioni standardizzate preventivamente predisposte dal Dipartimento di Prevenzione a cui segnalerà i contatti individuati.

Alla luce delle nuove indicazioni, il dirigente scolastico individua come ''contatti scolastici'': i bambini appartenenti alla stessa sezione/gruppo del caso positivo per i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia; i compagni di classe del caso positivo (per la scuola primaria e secondaria); il personale scolastico (educatori/operatori/insegnanti) che ha svolto attività in presenza per almeno 4 ore nello stesso ambiente del caso positivo.

Sono comunque presi in considerazione i contatti intervenuti nelle 48 ore prima dell'insorgenza dei sintomi del caso oppure nelle 48 ore antecedenti la data dell’esecuzione del test risultato positivo (se il caso è asintomatico).

Con riferimento a tali soggetti, fino all’intervento dell’autorità sanitaria, il dirigente scolastico (o suo delegato) è autorizzato a sospendere temporaneamente le attività didattiche in presenza e trasmette loro le disposizioni standardizzate, preventivamente predisposte dalle autorità sanitarie, contenenti le indicazioni da seguire.

La principale novità è rappresentata dal fatto che i ''contatti scolastici'' sono sottoposti, secondo tali indicazioni, a sorveglianza con testing e devono, dunque, effettuare test diagnostici con le tempistiche indicate nel documento tecnico e predisposte dal Dipartimento di Prevenzione e se il risultato è negativo possono rientrare a scuola. Se invece è positivo, non possono rientrare a scuola e devono informare il Dipartimento di Prevenzione, il quale informa tempestivamente il dirigente scolastico o il referente scolastico Covid-19 in caso di ulteriori casi positivi. Il dirigente scolastico sarà informato secondo le procedure adottate localmente per i casi positivi occorsi tra gli studenti e gli operatori scolastici.

Per la scuola primaria e secondaria, in particolare, la quarantena per tutta la classe scatterà solo in presenza di due casi positivi oltre al caso indice. In caso contrario, come detto sopra, per i soggetti vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi si effettuerà subito la sorveglianza con testing e in caso di esito negativo del test rientreranno a scuola, i non vaccinati invece faranno la quarantena. Dopo il primo test da effettuare subito sarà necessario ripetere l’esame a distanza di cinque giorni.

Per i bambini dell’Infanzia, invece, in presenza di caso positivo è previsto un test subito e una quarantena di dieci giorni con nuovo test alla fine del periodo di quarantena, per i loro insegnanti la valutazione è invece demandata alle autorità sanitarie.

 

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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