Anche Monreale avrà il suo catasto incendi

Arcidiacono: ''Pugno duro contro gli incendiari, strumento utile nella lotta ai sinistri che devastano il territorio''

MONREALE, 6 settembre – E' quanto annunciato stamattina in un'apposita conferenza stampa presso i locali di Casa Cultura Santa Caterina. Come già previsto dalla specifica legge quadro del 2000, dopo ventun'anni anche Monreale potrà godere del proprio ''catasto incendi''.

Una misura che – nelle intenzioni dell'amministrazione comunale – si configura in tutto e per tutto come una forte presa di posizione contro i numerosi fenomeni incendiari che annualmente devastano il territorio. ''La campagna antincendio – come affermato dal primo cittadino Alberto Arcidiacono - quest'anno alacremente portata avanti dalle due associazioni locali di protezione civile, potrà contare sull'importante apporto concesso da questo nuovo strumento che ci consentirà di avere un quadro sinottico di tutto ciò che accade all'interno del nostro territorio, venendo costantemente aggiornato sulla base dell'operato di Guardia Forestale, Vigili del Fuoco e la stessa Protezione Civile''.

Una nuova misura che, in estrema sintesi, come spiegato dall'architetto Finella Badagliacca – curatrice del progetto nel suo disbrigo formale – e dagli assessori Giannetto e Naimi, consentirà tramite tutte le verifiche del caso l'identificazione di specifiche aree soggette a fuoco. Ognuna di esse godrà di un codice identificativo e di stime in merito, ad esempio, alla percentuale di area percorsa da incendio. Solo dopo l'impiego di strumenti più accurati (come droni che traccino una mappatura più definita dei perimetri) e di verifiche che accertino in modo più realistico la natura del fenomeno si andrà incontro a quella che è effettivamente la misura deterrente contro piromani e incendiari. Si tratterà infatti di un vincolo, della durata variabile di 5, 10 o addirittura 15 anni. Nel primo caso si provvederà all'istituzione del divieto di rimboschimento dell'area interessata. Nel secondo, il divieto all'edificabilità di strutture e infrastrutture, oltre all'interdizione di caccia e pascolo. Infine, nel terzo caso, si provvederà addirittura al divieto del cambio di destinazione d'uso.

Chiaramente – come accennato anche nel corso della conferenza stampa – prima di provvedere all'effettiva identificazione delle misure vincolanti per un'area specifica si dovrà provvedere, come detto, ad accurati accertamenti dati da sopralluoghi da parte degli stessi tecnici comunali e di figure esterne. In quest'ultimo caso, ad esempio, è stata annunciata una collaborazione (nell'ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro) con l'istituto palermitano Rutelli per far sì che i rilievi e la descrizione dei perimetri possa essere sempre accuratamente verificata.