Il governatore si è rivolto ai prefetti dell’Isola
PALERMO, 4 settembre – “Senza l’apporto dei prefetti tutto sarebbe stato più difficile in Sicilia in questo anno e mezzo di pandemia. Ora, però, serve uno sforzo maggiore: una sorveglianza delle Forze dell’ordine più diffusa ed efficace, che scoraggi gli indisciplinati e alimenti fiducia nelle persone responsabili. Avverto in giro un pericoloso calo di attenzione”.
Si è espresso così il presidente della Regione Nello Musumeci, rivolto a tutti i prefetti dell’Isola, a proposito dell’importanza di far rispettare le disposizioni previste in caso di restrizioni.
“È una fase delicata quella che viviamo in questi giorni” ha continuato. “Se aumentano i contagi, ma non i vaccini, la Sicilia rischia di tornare presto a chiudere. E non possiamo permetterci questo ulteriore sacrificio. Il presidente della Regione ha il compito di adottare le ordinanze, ma farle rispettare spetta al ministro dell’Interno tramite i prefetti. Se tutte le Istituzioni faremo rete la nostra Isola riuscirà a vincere anche questa terribile prova”.
Intanto sono 1.200 i contagi da Covid-19 riscontrati in Sicilia nelle ultime ventiquattro ore, a fronte di 18.260 analisi effettuate. Si segnalano 22 vittime e un numero di dimessi guariti pari a 1.023 unità; il tasso di positività si attesta al 6,6%. Per quanto riguarda i ricoveri, questi sono 848 nei reparti ordinari e 117 in rianimazione; a livello provinciale si registrano 219 nuovi positivi a Palermo, 327 nel Catanese e 246 a Messina. L’Italia conta oggi 6.157 contagi da coronavirus e 56 vittime.