Quei cartelli stradali, opere d'arte moderna... indecifrabile

Arrugginiti, divelti, piegati e infine nascosti: tanti in queste condizioni soprattutto nelle periferie

MONREALE, 31 agosto – Dispiace per i ferventi e famelici appassionati di produzioni artistiche eccezionali, fuori dall'ordinario, anarchiche – perché no. Dietro a quei cartelli stradali e le condizioni in cui versano, purtroppo, non c'è alcun lavorìo geniale, nessun significato nascosto.

Se è vero come spesso si crede che sfumature d'Arte (con la A maiuscola) possono essere rintracciate in ogni cosa che ci circonda, certamente non è questo il caso. Che vi sia intenzionalità nel ridurli così, invece, è una considerazione a cui la logica per forza di cose ci spinge a pensare. Difficile anche il solo credere infatti che la segnaletica – come quella proposta in immagine copertina, all'incrocio di Fiumelato – possa essere ridotta in questo modo da qualcos'altro all'infuori della mano umana. Se a ciò si aggiunge l'azione degli agenti atmosferici e per forza di cosa anche quella del tempo allora il piatto è ben servito. Contro ruggine e invecchiamento – ovvio – non si può far nulla, ma il risultato purtroppo è sempre quello: chi necessita di sapere dove andare, specialmente se straniero, può beatamente mettersi le mani ai capelli.

Storti fino ad essere resi praticamente irriconoscibili, divelti nei casi più drastici e infine addirittura... nascosti! E' il caso di questa seconda segnaletica stradale, inviata allo nostra redazione, quasi completamente coperta da una recinzione – peraltro oscurata mediante un telo – in quella che pare essere una proprietà privata, in località Strazzasiti. Chiaro che i due casi portati all'attenzione non sono altro che esempi. Tanti altri sono i cartelli d'indicazione stradale ridotti in questo stato, specialmente nelle periferie cittadine, che necessiterebbero – per quanto la loro condizione passi spesso inosservata – di un serio e ampio intervento di ripristino.