Campioni in Europa, perdenti in casa

Festeggiamenti a sfondo teppistico compromettono il decoro in centro: ieri sera baby gang in azione

MONREALE, 12 luglio - Abbiamo sofferto fino all’ultimo, ma alla fine ce l’abbiamo fatta: dopo 53 anni l’Italia vince il campionato europeo e tutti - nessuno escluso - ci siamo concessi ieri sera, attraverso tricolori e goliardia, un momento di esultanza tra le lacrime liberatorie di un traguardo più volte mancato. A piangere stamattina, però, è stato il centro storico di Monreale, segnato dalla incontrollata foga di orde di ragazzini.

Il piacevole rumore di clacson, trombette e urla di esultanza, veniva contrastato dal suono di bottiglie di vetro schiantate per terra e dalle percosse restituite alle saracinesche tra le vie del centro. Ma non solo. Dopo appena mezz’ora dal successo degli Azzurri, è stato già possibile registrare un primo bilancio negativo lungo la via Roma, con la distruzione di alcuni elementi dell’arredo urbano quali vasi tradizionali e da parete, con rispettivo terriccio giacente sulla sede stradale. Stessa sorte hanno avuto i sacchi di rifiuti raccolti dagli esercenti locali, i cui contenuti, sparsi lungo la superficie, trasformavano in un vero e proprio mondezzaio una zona principale del territorio normanno. Gesti incomprensibili e assai singolari che non hanno nulla a che vedere con la spirito sportivo, di una categoria di ragazzini - espressione delinquenziale - che fa veramente schifo al “calcio”.