Vaccinazioni nelle parrocchie, a Monreale è un flop

Nulla di fatto nei due centri cittadini individuati: le chiese di San Gaetano e di Santa Teresa. La replica dell'Asp: "Non abbiamo ricevuto alcuna mail di conferma". Santa Teresa: "Tutto inviato all'assessorato"

MONREALE, 3 aprile – Si è conclusa con un deludente nulla di fatto la giornata individuata per le vaccinazioni ai cittadini di età compresa fra i 69 ed i 79 anni che avrebbero dovuto ricevere la somministrazione a Monreale: tutti a casa con le pive nel sacco.

Nessuna equipe medica, nessuna dose. Niente di niente. Solo tanta, profonda delusione, oltre alle immancabili proteste. E così tutti quelli che, con tanta trepidazione, avevano sperato di avere iniettata la fiala d’immunizzazione dal covid dovranno attendere ancora e rimandare il loro V-day personale.
A Monreale si erano prenotati in tanti: soggetti anziani, così come volevano gli accordi tra la Conferenza Episcopale Siciliana e l’assessorato regionale alla Sanità. Una settantina nella parrocchia di Santa Teresa, altrettanti, circa, nella chiesa di San Gaetano, sede della Caritas diocesana. Di buon mattino, dalle 7 circa, si erano presentati nelle due location individuate, aspettando che arrivassero sia le equipe mediche che, soprattutto, le dosi.
L’apparato organizzativo locale aveva già predisposto tutto, sanificando preventivamente i locali e destinando gli ambienti messi a disposizione alle varie fasi della procedura. Di vaccini, però, nemmeno l’ombra. L’attesa ad un certo punto è diventata snervante e sono cominciate le proteste vibranti. È cominciata una lunga teoria di telefonate incrociate dalle quali arrivavano notizie contrastanti: i vaccini stanno partendo dalla Fiera, le due location (Santa Teresa e San Gaetano) saranno accorpate, quindi la versione finale, che ha lasciato tutti di stucco: i vaccinandi saranno “dirottati” a Piano Maglio.
È stata quest’ultima la versione definitiva che è stata fornita agli utenti, tra la delusione ed anche la rabbia. L’inconveniente, infatti, al di là del fastidio organizzativo, avrà certamente pesanti conseguenze dal punto di vista psicologico, in considerazione, soprattutto del fatto che si tratta di persone anziane, alcune delle quali con patologie.
A Piano Maglio l’ultima beffa: le dosi non bastavano per i vaccinandi provenienti da altre parrocchie: erano appena sufficienti per chi si era prenotato per quel sito. Chi ci è andato, nella speranza di ricevere almeno lì, la sua vaccinazione, ha subìto la seconda cocente delusione.
Certamente non il modo migliore per salutare un’iniziativa di grande valore pratico, ma soprattutto simbolico, alla vigilia di Pasqua e che con tanta enfasi era stata presentata alla stampa.

 Dopo la pubblicazione del nostro articolo è arrivata la replica dell’Asp 6 di Palermo. “Spiace apprendere che tanti anziani siano rimasti senza somministrazione – fanno sapere dall’ufficio stampa – purtroppo la parrocchia di Santa Teresa non ha comunicato per mail la sua adesione, né l’elenco delle persone da vaccinare. Unico caso fra tutte le parrocchie che hanno aderito. In caso contrario, come abbiamo fatto per le altre chiese, già ieri sera avremmo inviato i vaccini e le dosi sarebbero arrivate”.

“Abbiamo comunicato tutti i dati necessari all’assessorato alla Sanità – dice dal canto suo il parroco, don Innocenzo Bellante -  perché per noi era l’assessorato il nostro interlocutore. Abbiamo tutte le mail che testimoniano questo. Il problema, deduco, sarà stata una comunicazione non ottimale tra l’Asp e l’assessorato”.