Riceviamo e pubblichiamo...
Cristiani, facciamo sentire la nostra voce
MONREALE, 23 ottobre - Non è concepibile, nè ammissibile. Non si può far finta di niente e non si può stare a guardare. Assolutamente no.
Qui si gioca la credibilità di noi cristiani chiamati a fare quadrato dinnanzi a un dilagare di gesti che sono a dir poco diabolici. Sono ancora dinnanzi ai nostri occhi le immagini del corteo romano dove un tizio (non mi interessa se anarchico o ateo, se di altro credo o senza fede nel nulla) si permette di entrare nella Chiesa di San Marcellino e Pietro, mentre il corteo di tanti e di nessuno... attraversa via Labicana a Roma e si può permettere il "lusso" di afferrare la statua dell'Immacolata, portarla fuori, scaraventarla a terra e calpestarla.
Non so cosà avrà detto e pensato il parroco, don Giuseppe Ciucci, ma di certo so cosa hanno detto i miei alunni del liceo artistico di Bagheria: "Prof, ha visto? È una vergogna". E poi silenzio...
No amici miei, non ci stiamo a questo ingiustificato e immotivato gesto. Assolutamente.
Vi immaginate cosa può succedere se in una moschea si rubasse il testo del Corano, lo si portasse fuori e si strappasse una pagina? Dico: fermiamoci un pò. Vogliamo ridare coraggio e determinazione a un Credo che spesso rischia di essere bagnato da tanta indifferenza, limitando tutto a riti e riunioni di gruppi. Assolutamente.
Il Centro Studi “Parlamento della Legalità” lancia una sfida, per non stare a guardare.
Invitiamo tutte le scuole del territorio, i docenti di qualunque disciplina a far riflettere gli studenti su quanto accaduto e in un foglio di album far disegnare una Maternità con una dedica o un pensiero libero. Può essere un elaborato letterario o artistico.
Li raccoglieremo tutti e in occasione della prossima Festività dell'Immacolata (8 dicembre) faremo pervenire tutto al Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, al Cardinale Bagnasco.
La sfida che parte dalla Sicilia, precisamente da Bagheria, trova già sostegno da parte dell'amministrazione comunale presieduta dal sindaco Vincenzo Lo Meo, dal responsabile del gruppo moderazione Filippo Tripoli, ma ancor più da Don Massimiliano Purpura, parroco della chiesa dell'Immacolata, che ha accolto la proposta di insediare in questa prestigiosa parrocchia di Bagheria la sede dell'Ambasciata della Fede. "Condivido in pieno ciò che l'amico Nicolò Mannino propone - precisa don Massimiliano Purpura, che è anche responsabile nell'arcidiocesi di Palermo dei gruppi di preghiera di Padre Pio - e presto daremo vita all'Ambasciata della fede proprio sotto lo sguardo dell'Immacolata. Coloro che desiderino aderire possono contattarci inviando una email a nicolamannino@libero.it. Cortesemente non stiamo solo a guardare.
* Presidente del Centro Studi "Parlamento della Legalità"