Il curioso caso delle ''vie fantasma'': l'amministrazione promette verifiche

Alcune hanno già l'ok dalla Prefettura, ma per queste non si è ancora proceduto con il cambio effettivo. Interesse dall'amministrazione: ''Controlleremo e procederemo''

MONREALE, 3 marzo –A distanza di poco meno di un mese dal nostro precedente articolo sulla questione riguardante quel progetto di toponomastica stradale mai effettivamente avviato, siamo tornati a interessarci a quel farraginoso iter burocratico che di fatto costituisce non soltanto la base reale del programma di revisione viaria, ma anche al momento il suo principale ostacolo.

IL PROGETTO - Preventivamente però, torniamo a rischiararne brevemente la memoria. E' il febbraio 2017 (4 anni appena compiuti, ndr.) quando la Commissione Comunale Toponomastica prende atto della proposta dell'amministrazione comunale – guidata dall'allora sindaco Piero Capizzi – di intitolare tutte quante le zone attualmente denominate con sigle provvisorie (le varie via P.G., S.M., M., V.C. etc) a figure femminili particolarmente di rilievo nella storia nazionale e non solo. A rinforzo di tale progetto accorreva anche una circolare ISTAT che, di fatto, invitava tutti i Comuni a provvedere a una diffusa revisione della toponomastica stradale, ribattezzando finalmente la nomenclatura provvisoria E nel territorio di Monreale – specialmente periferico – di lavoro da fare ce n'era eccome, considerando il numero di vie in sigle che affollavano (e affollano) lo stradario.

LA SITUAZIONE - Affollano, sì. Perché – come posto in luce dal nostro precedente articolo e dalle segnalazioni cittadine – le vie provvisorie purtroppo sono ancora lì. Dei loro nuovi nomi? Solo timidi vagiti. Ben 101 sono infatti le ''nuove'' vie che avrebbero dovuto sostituire le ''vecchie'' sigle, così come visibile dalla lunga lista in allegato alla Delibera di Giunta del lontano 2017. E 101 non sono affatto poche, se si pensa al vantaggio – anche e soprattutto pratico – di poter abitare in una via Maria Montessori piuttosto che giocare a battaglia navale tra le varie P.G. 21, S.M. 22 e via così. In definitiva, tornando al nostro famigerato iter procedurale, per dare atto esecutivo all'affissione effettiva delle targhe e quindi alla loro denominazione bisognava attendere l'autorizzazione del Prefetto di Palermo e il conseguente Nulla Osta.

Nulla Osta che – stando a quanto da noi appreso, ed è questa la novità – almeno per alcune vie sembra esser già stato ottenuto. In taluni casi, invece, la Prefettura ha richiesto maggiore informativa. La faccio semplice: perché una via x debba chiamarsi via Coco Chanel piuttosto che via Rocco Campanella, ovviamente sulla base di criteri anche di natura storico-culturale. Su questi presupposti dunque una domanda su tutte sorge spontanea. Perché non si è fino ad ora provveduto, attraverso affissione fisica delle targhe e aggiornamento dello stradario da parte degli uffici preposti, a rinominare quelle vie per cui già la Prefettura aveva inviato il Nulla Osta? Domanda legittima, che infatti abbiamo posto proprio al primo cittadino dell'attuale amministrazione: ''Verificheremo al più presto se i Nulla Osta sono effettivamente arrivati – ci ha risposto con interesse il sindaco Arcidiacono – a quel punto partiremo con la messa in atto del programma''. Al momento, dunque, le vie fantasma continueranno ad esserlo. Le verifiche delle autorizzazioni sono state garantite e ciò, ovviamente, fa ben sperare.