Regione, al via contributi ai Comuni per l’abbattimento di barriere architettoniche

Avviata dagli uffici della Regione Siciliana la ricognizione del fabbisogno

PALERMO, 15 febbraio – L’assessorato regionale delle Politiche sociali ha comunicato ai Comuni siciliani la disponibilità delle somme necessarie per i contributi relativi all'eliminazione delle barriere architettoniche in relazione alle istanze presentate dai privati.

Lo ha reso noto l'assessore regionale della Famiglia e delle Politiche sociali, Antonio Scavone, con una nota inviata ai Comuni al fine di quantificare le somme necessarie per far fronte alle richieste pervenute. La disponibilità finanziaria ammonta a circa 600 mila euro, oltre ai quali bisogna considerare le risorse aggiuntive che la Finanziaria approvata dal governo regionale ha reso possibile stanziare. Un’apposita norma ha infatti stabilito di riservare ulteriori 10 milioni sia per i contributi richiesti dai privati, sia per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici. Le domande dei privati che verranno tenute in considerazione saranno quelle relative ai contributi richiesti nell’arco temporale che va dallo scorso giugno fino al prossimo primo marzo. Proprio sul tema dell’eliminazione delle barriere architettoniche, già nei mesi scorsi, grazie all’interlocuzione tra la Regione ed il governo nazionale è stato possibile soddisfare le istanze richieste dai privati dal 2007 fino al giugno scorso, portando così allo sblocco dei trasferimenti dallo Stato alla Regione.

‘’Siamo riusciti a recuperare somme bloccate da anni - ha affermato l’assessore Scavone - e finalmente siamo stati messi nelle condizioni di soddisfare tutte le istanze pervenute in assessorato. Si tratta di piccole somme che vanno dai 2 mila ai 6 mila euro ma di un'importanza assoluta, perché hanno dato a centinaia di disabili le condizioni per uscire da casa in maniera indipendente. Sono molto soddisfatto di questo risultato per il valore sociale che rappresenta perché, grazie a queste risorse sono stati consentiti lavori come la realizzazione di scivoli, montascale o ascensori, che costituiscono per le persone con disabilità la possibilità di relazionarsi con l'esterno senza necessariamente dovere aspettare l'aiuto di familiari o volontari’’.