Le reazioni alla chiusura del Mercato del Contadino

Traffico? Ordine Pubblico? Allora coma mai resta quello del giovedì?

MONREALE, 18 ottobre – Ha suscitato un vero e proprio vespaio di polemiche la decisione della giunta comunale di sospendere il Mercato del Contadino, che si svolgeva a piazza Florio ogni domenica mattina.

Una reazione che, come spesso avviene, ha avuto un'ampia cassa di risonanza su Facebook, dove il popolo della rete ha preso posizione.

Al centro della discussione soprattutto le motivazioni addotte dall'amministrazione, che ha posto la questione sotto l'aspetto dell'ordine pubblico e dei problemi di viabilità nella zona di piazzale Florio la domenica mattina.

"Come mai – è stata la domanda più ricorrente – il provvedimento vale per il Mercato del Contadino e non per il mercatino settimanale del giovedì quando i problemi di viabilità sono ben più evidenti?".

Sulla vicenda scrive il consigliere provinciale Toti Zuccaro: "Assurdo e inspiegabile sospendere il mercato del contadino – afferma in un comunicato stampa – che è diventato punto di riferimento di molti concittadini e palermitani. Infatti la mancanza di servizio d'ordine è un disservizio dell'amministrazione e non è imputabile agli operatori del mercato. on questo provvedimento l'unica cosa che ottiene Monreale è quella di mortificare i 22 attuali imprenditori agricoli locali, di non valorizzare i nostri prodotti e spingere le centinaia di persone già abituate a rivolgersi a questo mercato verso i comuni limitrofi.

Il compito dell'amministrazione dovrebbe essere quello di tutelarlo, con un vero servizio d'ordine che non permetta di svuotarne il significato per cui è nato e nello stesso tempo non danneggi i commercianti locali, garantendo che i prodotti venduti siano quelli ottenuti nella propri azienda".

 "L'ordinanza del sindaco - aggiunge in una nota Maximiliano Birchler, portavoce del movimento civico "Crescere" - metterà in ginocchio una delle attività produttive del territorio. Ammesso che sia plausibile e veritiero il problema della piazza in cui si effettua il mercato del contadino, l'amministrazione aveva l'obbligo di individuare un' area alternativa e non sospendere il mercato stesso. L'agricoltura, già messa in ginocchio da politiche scellerate, rischia di subire il colpo finale".