Sigilli su bar e locali, ma sui mezzi pubblici è l’anarchia più totale: la strana logica delle norme anti-covid

I gestori delle attività faticano ad andare avanti, ma i mezzi pubblici sono gremiti di gente già dalle prime ore del mattino. Perché?

MONREALE, 24 novembre – La situazione sui mezzi pubblici è letteralmente insostenibile. I controlli sono assenti, la maggior parte delle persone rispetta le regole indossando la mascherina e igienizzando le mani ma purtroppo la questione è un’altra: sugli autobus, infatti, è impossibile mantenere la distanza di sicurezza.

Non è infrequente che in un metro quadrato siano stipate quattro o cinque persone, magari tutte in piedi. Ma le condizioni del viaggio in autobus peggiorano di fermata in fermata, sempre di più: a salire sui mezzi, di volta in volta, decine di persone, e tra queste magari più di una priva dei dispositivi di protezione e che non si cura di tutelare la salute altrui e la propria.
Come si può rimanere indifferenti di fronte a una situazione del genere? È impossibile non vederci una profonda contraddizione: i locali e i bar non possono aprire al pubblico se non per l’asporto e il domicilio, mangiare fuori è ormai diventato un lontano ricordo (dopo che gli esercenti sono stati obbligati a ricorrere a tutte le precauzioni del caso), ma viaggiare con i mezzi pubblici è consentito nonostante sia molto pericoloso, senza alcuna messa in sicurezza, senza nessuno che si occupi di vigilare.

Non basta non toccarsi gli occhi, il naso e la bocca, non basta indossare la mascherina, non basta igienizzare frequentemente le mani: all’interno degli autobus vi sono dei veri e propri assembramenti, giorno per giorno, e chi deve necessariamente recarsi in città per lavorare o per svolgere commissioni urgenti non può avere garantito il diritto alla salute, un diritto inalienabile costantemente ostacolato dalle precarie condizioni in cui versano i mezzi di trasporto. Quando le istituzioni si renderanno conto di dover prendere un provvedimento a riguardo? Quando il numero delle corse verrà raddoppiato anziché, inspiegabilmente, costantemente ridotto? Una corretta gestione dei mezzi pubblici dovrebbe essere il primo imperativo in un momento così delicato per la salute pubblica, ma la tutela delle persone sembra in realtà essere l’ultimo dei pensieri di chi dovrebbe garantirci i diritti alla salute e alla sicurezza.