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Assemblea Osce: deposta corona d'alloro su targa che ricorda Basile e D'Aleo

| Enzo Ganci | Cronaca varia

I delegati internazionali hanno reso omaggio agli ufficiali dei carabinieri uccisi dalla mafia

MONREALE, 8 ottobre - Una corona d’alloro, un concerto della Fanfara dei carabinieri all’interno del duomo, in mezzo ad una cornice davvero suggestiva. Sono stati questi i punti salienti della manifestazione che si è tenuta stasera a Monreale. In occasione dell’assemblea dell’Osce (l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), che si tiene in questi giorni a Palermo, la nostra cittadina ha ospitato la visita di circa 400 parlamentari, in rappresentanza di 55 Paesi di tutto il mondo.

A far da “padrone di casa” c’era il sindaco Filippo Di Matteo, che ha accolto i delegati e le numerose autorità che hanno preso parte alla manifestazione.
La tappa monrealese è stata occasione per deporre una corona d’alloro sulla targa, posta all’interno della villa comunale, che ricorda il sacrificio dei due capitani dei carabinieri, Basile e D’Aleo, uccisi dalla mafia negli anni ’80.

La scelta di Monreale è stata spiegata da Riccardo Migliori, presidente della delegazione italiana dell’Osce, nonché vicepresidente della stessa organizzazione. «Abbiamo scelto Monreale – spiega – perché questa cittadina può essere considerata simbolo della lotta alla criminalità. Monreale è stata barbaramente colpita con l’eccidio di due servitori dello Stato, ma ha saputo rialzarsi. Siamo qui a rendere onore ai cittadini ed alle autorità locali. Molta strada c’è ancora da fare lungo il cammino della lotta alla criminalità, ma sicuramente siamo su quella giusta».

Soddisfatto il sindaco Di Matteo: «Si tratta di un momento eccezionale per la nostra città, che è stata inserita in una manifestazione internazionale per la legalità – osserva il primo cittadino – Monreale è stata il fulcro della nascita del Consorzio Sviluppo e Legalità, l’ente che si propone di trarre lavoro dai beni confiscati alla mafia».

Grande protagonista della serata è stata l’Arma dei carabinieri, che all’interno della villa comunale ha schierato il picchetto d’onore al momento della deposizione della corona. Per l’Arma erano presenti il Generale di Brigata Riccardo Amato, comandante della Legione carabinieri Sicilia, il colonnello Teo Luzi, comandante provinciale, il colonnello Pietro Salsano, comandante del Gruppo Monreale ed il capitano Vincenzo Di Stefano, comandante della compagnia locale.

L’Arma dei carabinieri, inoltre, ha organizzato un concerto con la fanfara del 12° Battaglione all’interno del Duomo.
Al termine della manifestazione i delegati dell’Osce hanno cenato all’interno del chiostro dei benedettini, concesso eccezionalmente dalla Soprintendenza ai beni culturali, presente con il suo vertice, Gaetano Gullo.

In mezzo a tante autorità, il protagonista assoluto è stato il duomo, con il suo Cristo Pantocratore. Oltre all’arcivescovo, monsignor Salvatore Di Cristina, “padrone di casa”, a ricevere i delegati c’era il parroco, don Nicola Gaglio, che con l’ausilio di un interprete ha fatto da Cicerone ai delegati, narrando loro storia e bellezze del monumento normanno.
 

· Enzo Ganci · Editoriali

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