Coronavirus: 116 nuovi casi in Sicilia, boom di contagi nel Palermitano

Una veduta di Belmonte Mezzagno

Dichiarati zona rossa i quattro centri di accoglienza di Biagio Conte. Preoccupazione pure a Belmonte Mezzagno

PALERMO, 20 settembre – Secondo quanto riportato nel bollettino del Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, i nuovi positivi al Covid-19 in Sicilia sono 116. Di questi, un numero alto è stato registrato nel capoluogo di regione e nella relativa provincia.

A Palermo e nei paesi limitrofi sono infatti 81 i nuovi casi emersi. I dati riguardanti l’intera regione sono i seguenti: il numero totale degli attualmente positivi si attesta a 2.316 unità, mentre fermo a 296 è quello dei decessi. 194 persone sono ricoverate con sintomi, mentre 13 si trovano nei reparti di terapia intensiva e 2.109 in isolamento domiciliare. In aumento anche il numero dei dimessi guariti: sono in tutto 3.350 (+32).

Preoccupa la situazione in alcuni paesi della provincia: a Corleone risultano 11 persone positive al coronavirus, mentre a San Giuseppe Jato sono 24. Anche a Belmonte Mezzagno, che conta 17 positivi, la diffusione dei contagi è costantemente monitorata: il primo cittadino Salvatore Pizzo ha emesso un’ordinanza che prevede anche la chiusura degli asili privati. Il sindaco ha disposto inoltre la chiusura delle scuole per le prossime due settimane, mentre i locali saranno costretti a chiudere alle 22.30 e le palestre alle 20. In via precauzionale è stato sospeso anche il ricevimento in Comune. Nel centro del Palermitano altre 40 persone verranno sottoposte al tampone per aver partecipato a una festa di compleanno, causa un contagio emerso tra gli invitati.

I quattro centri della Missione Speranza e Carità di Biagio Conte sono stati dichiarati zona rossa dal presidente Musumeci, e stamattina si è svolta in videoconferenza una riunione convocata dal prefetto Giuseppe Forlani e alla quale hanno preso parte il sindaco Orlando, gli Assessori Giuseppe Mattina e Maria Prestigiacomo, il Questore e il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Comandante della Polizia Municipale e dei Vigili del Fuoco, i rappresentanti della stessa Missione, dell’Asp, di Medici senza Frontiere, dell'ARCI, della Croce Rossa e della Protezione Civile comunale e regionale.

L’Asp ha assicurato la presenza di un’Unità Speciale di Continuità Assistenziale presso tutte e quattro le sedi di accoglienza, che ospitano in tutto circa 450 persone e che contano circa 100 contagi. Al Comune, in sinergia con la Protezione Civile e con la Caritas, è stato assegnato il compito di provvedere alla fornitura dei pasti; inoltre in ogni sede sarà posto un presidio logistico-sanitario gestito dall’Asp e dal Comune, dove opereranno anche mediatori culturali e lavoratori di Medici senza Frontiere.