Rifiuti, anche Trapani dice no al conferimento: torna l'incubo emergenza

Servivano entro oggi 70 mila euro

MONREALE, 27 settembre - Da questa mattina la spazzatura di Monreale resta sulle strade. La discarica di Trapani ha sbarrato i cancelli ai mezzi dell’Ato Palermo 2 e la società Alto Belice ambiente non ha più un posto dove conferire i rifiuti.

I responsabili del sito di stoccaggio hanno chiesto di ricevere entro oggi almeno 70 mila euro che l’Ato non ha. Si sarebbero anche accontentati di polizze fideiussorie, ma anche queste sono troppo onerose per la società. La logica conseguenza è stato il niet al conferimento.

Fino allo scorso 18 settembre, l’Ato aveva maturato un debito per 160 mila euro nei confronti della discarica trapanese. Ma i costi in questo senso galoppano e ogni settimana si aggiungono circa 80 mila euro. L’ultimo tentativo di mediazione risale a venerdì scorso, quando i commissari liquidatori hanno versato 37 mila euro, ritenuti insufficienti in assenza di altre garanzie.

Dopo Mazzarrà Sant’Andrea, adesso anche Trapani. L’Ato Palermo 2 colleziona debiti e affossa la propria credibilità. le Ai tre liquidatori non è rimasto altro da fare che convocare con urgenza i 17 sindaci, questa mattina alle 12, e ricevere indicazioni sul da farsi. Anche se a Trapani scaricano soltanto 7 comuni, Monreale, Corleone, San Cipirello, Belmonte, Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela e Roccamena, presto l’emergenza coinvolgerà tutti, per l’annunciata chiusura delle vasche di Bellolampo. Gli altri 11 comuni avevano chiesto l’autorizzazione a scaricare a Trapani. Da questa mattina, l’istanza è diventata superflua.

“Mi dispiace soltanto – ha commentato con amarezza Roberto Terzo, uno dei liquidatori – che gli enormi sforzi compiuti su Monreale, grazie soprattutto all’impegno dei dipendenti, saranno vanificati dalla nuova irrefrenabile emergenza”. Intanto, sull’Ato incombe un nuovo malcontento dei dipendenti che il prossimo 8 ottobre hanno proclamato uno sciopero per il mancato pagamento dello stipendio di agosto e, fra qualche giorno, anche di settembre.

L’anticipazione di un milione e 600 mila euro concessa dalla Regione al comune di Monreale, poi girata all’Ato, è stata risucchiata dagli stipendi di giugno e luglio, oltre che da tasse, oneri e assicurazioni per gli stessi dipendenti.