Monreale, la Cisl accusa: ''Dirigenti comodamente a casa, impiegati abbandonati a se stessi''

Duro attacco del segretario aziendale Giacopelli: “Li invitiamo a salire a bordo”

MONREALE, 17 aprile – Un attacco che se non è frontale ci si avvicina molto, senza tanti giri parole e con paragoni per nulla lusinghieri, quello che arriva dal segretario aziendale della Cisl Fp, Nicola Giacopelli nei confronti dei dirigenti del Comune.

Con un nota breve, ma dura e certamente efficace, Giacopelli (nella foto) accusa i vertici della struttura amministrativa monrealese di scarsa presenza in un momento in cui, così, come dice, i lavoratori “sembrano abbandonati a se stessi.  “Nell’attuale situazione emergenziale, eccezionalmente complessa e delicata – scrive l’esponente sindacale – era naturale e logico aspettarsi che i dirigenti del Comune di Monreale (giustamente ben remunerati) fossero in prima linea nell’affrontare le problematiche e le mille necessità che quotidianamente si presentano. Avremmo voluto vederli assiduamente impegnati con alto senso di responsabilità al fianco del sindaco Arcidiacono, che non si sta risparmiando per nulla, e di alcuni volenterosi assessori la cui fattiva operosità è senz’altro encomiabile.

Circa un mese fa, abbiamo invece assistito a una precipitosa “fuga a casa” dei vertici dirigenziali dell’ente, autorizzati (non si sa da chi) a rimanere nelle proprie comode e confortevoli abitazioni, operando in regime di smart working. Uno dei compiti fondamentali che i dirigenti pubblici sono tenuti a svolgere è quello di coordinare e controllare le attività delle strutture a cui sono preposti: ma è oggettivamente difficile per chiunque comprendere come possano telefonicamente e telematicamente esercitare queste funzioni; diciamolo in tutta franchezza: in realtà chi in questo periodo presta regolarmente servizio negli uffici e nei servizi comunali è sostanzialmente abbandonato a sé stesso. E ciò appare inaccettabile.

Questo stato di cose inevitabilmente riporta alla mente la nota vicenda del comandante della nave da crociera tristemente naufragata nel 2012 nei pressi dell’isola del Giglio. E allora serve che “chi di dovere” rivolga a ciascun dirigente comunale l’oramai celeberrimo invito: “Salga a bordo, c.…!”.