Da lunedì altre nove unità di personale al Comando di Polizia Municipale

Il sindaco ha scelto gli ex contrattisti, adesso di categoria B

MONREALE, 10 settembre – Un piccolo passo avanti nella risoluzione del problema della carenza d’organico che caratterizza il Comando di Polizia Municipale. Il sindaco chiama nove ex contrattisti passati da qualche mese a prestare servizio a tempo indeterminato.

Da lunedì pertanto, nove unità di personale, che già svolgevano le mansioni di agente di polizia municipale, saranno destinate alla viabilità, dopo che il sindaco Filippo Di Matteo ha firmato una determina con la quale li inquadra nel ruolo.

“Si tratta di personale – spiega il primo cittadino – che ha già svolto il compito di agente e che, pertanto, conosce bene il mestiere. Non avranno bisogno di alcun corso di formazione, quindi, proprio perché si tratta di elementi già rodati. Purtroppo la sentenza con cui queste persone sono passate a tempo indeterminato le ha retrocesse alla categoria “B”. Non mi sembra, pertanto, per loro una penalizzazione. Si aggregheranno ai Vigili Urbani e daranno una mano alla situazione traffico. Questo provvedimento segue quello di revoca delle concessioni suolo pubblico per il cui rispetto preannuncio che da adesso cominceranno controlli a tappeto. Monreale deve diventare più vivibile”.

La vicneda, però, è destinata a lasciare strascichi di polemica, perchè i destinatari del provvedimento non l'hanno presa bene e preannunciano battaglia. Probabile che facciano sapere la loro posizione nei prosismi giorni.

Sulla questione, frattanto, interviene l’ex comandante della Polizia Municipale cittadina, Castrense Ganci, nella qualità di segretario nazionale dell’Associazione Professionale delle Polizie Locali d’Italia. “Plaudo all’iniziativa del sindaco – afferma – e ritengo che questo personale non sia da utilizzare soltanto per il rispetto delle zone blu, per il quale esiste già il personale della ditta L’Airone. Può invece fornire un valido contributo per diverse mansioni. Anzi non credo che vadano presi soltanto questi nove, ma ce ne sono degli altri che possono essere utilizzati”.

Contraria al provvedimento la Cgil cittadina, “L’atto dal punto di vista giuridico è legittimo - afferma Silvio Russo, rappresentante Rsu - ma siamo contrari perché già altri due provvedimenti sulla stessa materia non erano andati a buon fine. Non si capisce, pertanto, perché debbano essere i contrattisti a pagare il conto per tutti. In ogni caso, poiché si tratta di un incarico gravoso per il personale, proponiamo un’integrazione salariale che però non sia tratta dal bilancio, ma arrivi attraverso il cosiddetto articolo 19, che prevede introiti derivanti dalle contravvenzioni, finanziandosi da solo”.