Monreale, situazione di degrado alle case popolari di via Pio La Torre e di fondo Pasqualino: richiesti gli interventi

(foto Massimo Merulla)

Ieri il sopralluogo dei funzionari dello IACP e di Mario Caputo

MONREALE, 25 febbraio – Nella giornata di ieri, il deputato regionale di Forza Italia, Mario Caputo, insieme ai funzionari dell’Istituto Autonomo Case Popolari, ha effettuato un sopralluogo nei contesti abitativi di via Pio La Torre e di fondo Pasqualino, riscontrando numerose anomalie tra stato di abbandono e degrado.

“Facciate da rivedere, strade e marciapiedi divelti, arredo urbano inesistente, strutture a verde e aree sportive da recuperare. Una situazione di abbandono e degrado che deve essere eliminata.” Questo quanto dichiarato da Caputo che, ieri pomeriggio, ha accompagnato i funzionari dell’Istituto Autonomo per le Case Popolari di Palermo negli insediamenti di edilizia popolare di fondo Pasqualino e via Pio La Torre, per fare verificare lo stato di disagio strutturali ed ambientale in cui vivono i residenti degli alloggi popolari e la necessità ed urgenza di interventi di riqualificazione ambientale e di interventi alle strutture e alle aree a verde e gli spazi esterni.

Nei giorni scorsi, a seguito di un intervento dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, Mario Caputo aveva incontrato il commissario straordinario dell’Istituto provinciale per le Case Popolari. “Abbiamo incontrato – ha aggiunto Mario Caputo – numerosi residenti che hanno segnalato la necessità di interventi anche di natura strutturale, oltre che di riqualificazione esterna. I funzionari dell’Istituto hanno dichiarato che verranno predisposte delle schede di interventi da realizzare, in particolare per assicurare la stabilità degli edifici e la sicurezza dei residenti. Sono rimasto molto sorpreso dalla cordialità dei residenti ma anche impressionato per lo stato di degrado che ho riscontrato in molte vie. Chiederò subito al sindaco di Monreale di assicurare gli interventi di pulizia straordinaria, derattizzazione e diserbo nelle zone di competenza comunale” conclude.