Il messaggio è stato letto ieri durante la manifestazione sulla legalità
MONREALE, 4 settembre – C’è stato un momento altamente emozionante ieri mattina, durante la manifestazione sulla legalità, che si è svolta al complesso monumentale Guglielmo II e che ha visto protagonista Franca Castellese, mamma del piccolo Giuseppe Di Matteo.
La donna, per una sua scelta portata avanti ormai da anni, preferisce non prendere parte attivamente alle manifestazioni pubbliche, confermando anche a Monreale questa sua (rispettabilissima) linea di condotta. Durate l’incontro di ieri, però, alla sua presenza, è stato letto il suo messaggio alla mamma di Yara Gambirasio, la giovane ginnasta di Brembate, uccisa da mano assassina ancora avvolta dal mistero. Una lettera, sentendo la quale, davvero in pochi sono riusciti a sottrarsi alle lacrime di commozione.
Franca Castellese, dunque, mamma del piccolo Giuseppe Di Matteo, il dodicenne che ben diciotto anni fa fu sequestrato, ucciso, strozzato e sciolto nell'acido,e accetta di far sentire la sua voce ancora "strozzata" da quel nodo in gola, che non risparmia dolore e pianto.
Franca scrive ai genitori di Yara e lo fa in duplice veste: come mamma di Giuseppe e come "madrina" del Centro Studi Parlamento della Legalità.
«Se posso incontrerò i genitori di Yara perchè il loro dolore è uguale al mio, un dolore martellante - confessa Franca Castellese, piangendo - che ti può portare alla depressione. Ma con una differenza - precisa Franca, portando via le lacrime con le mani - Loro (rivolto ai genitori di Yara) hanno il corpo, io no. Mio figlio è stato sciolto nell'acido e non ho dove portare un fiore».
«Parlando del caso di Yara, ho fatto vedere a mamma Franca - dice Nicolò Mannino, Presidente del Centro Studi Parlamento della Legalità - il capezzale realizzato dai bambini del Parlamento della Legalità per metterlo sul lettino di Yara e poi il cuore rosso tutto coperto di rose di stoffa. Insieme a questi dono tantissime lettere. Proprio tante con disegni tutti per "l'angelo che è Yara".
Negli occhi di Franca ho letto il desiderio di unire la sua voce alla nostra e così sul tavolo della sua casa alle porte di Altofonte ecco che mamma Franca scrive e firma un messaggio per i genitori di Yara. Scriveva e piangeva...ma ce l'ha fatta».
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