Monreale, servizio raccolta rifiuti: il personale in stato di agitazione

(foto Massimo Merulla)

Lo proclama la Uil, che vuole portare la vicenda davanti all’Ispettorato provinciale del Lavoro

MONREALE, 17 gennaio – Si addensano ancora nuvoloni neri sulla vicenda del servizio di smaltimento dei rifiuti. Al centro della questione lo stato giuridico (ma anche economico) del personale che svolge il servizio, fino a qualche tempo fa alle dipendenze della ditta F.Mirto di San Cipirello, e che adesso, invece, effettua il lavoro per conto della News System Service di Marsala.

Sulla questione interviene la Uil, che vanta oltre il 90 per cento di iscritti tra gli addetti al servizio a Monreale, che “proclama lo stato di agitazione con sospensione del lavoro straordinario e domenicale, da domani 18 gennaio 2020”.
L’avvicendamento della società incaricata, come è noto, era avvenuto dopo che la ditta Mirto era stata colpita dalla seconda interdittiva antimafia, provvedimento, però, stoppato negli effetti, poiché a questo ha fatto seguito una sospensiva emanata dal Tar Sicilia.

La giunta Arcidiacono, non senza difficoltà, ha deciso, però, di non restituire l’incarico alla F.Mirto, come aveva fatto in occasione del primo provvedimento prefettizio, optando, invece, per proseguire nel suo rapporto con la News System Service. Questa, nel reclutare il personale, si è affidata alla Temporary, società interinale individuata a questo scopo. Col risultato, però, che i lavoratori assunti dalla New System Service non sono stati licenziati dalla F.Mirto, né a questa hanno presentato dimissioni volontarie.
Da qui “l’equivoco”, come afferma Piero Caleca, segretario della Uil Trasporti Sicilia. Adesso, tra l’altro, il sindacato, a firma del responsabile del Dipartimento Antonino Celano, “ha inviato urgente richiesta d’incontro all’Ispettorato provinciale del Lavoro da tenersi presso l’Ispettorato stesso con le parti in indirizzo, al fine di riportare alla normalità il rapporto di lavoro con le decisioni appropriate e legali. Ai lavoratori – scrive a tutt’oggi non risultano pagate le retribuzioni differite (13ª e 14ª), nonché il TFR”.
Lo stato di agitazione dovrebbe verosimilmente cessare non appena arriveranno le spettanze che toccano ai lavoratori.