Protocollo tra il carcere di Pagliarelli e il Comune di Monreale, obiettivo: reinserimento sociale dei detenuti

La firma oggi alla presenza di numerose autorità

PALERMO, 24 ottobre – E’ stato siglato stamane nel corso di un convegno un protocollo d’intesa tra il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono e la direttrice della Casa Circondariale di Palermo Pagliarelli Francesca Vazzana, per l’avvio di un progetto per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità tra i due enti.

All’incontro sono intervenuti il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Cinzia Calandrino, il presidente del Tribunale di sorveglianza Giancarlo Trizzino, il garante dei detenuti per la Regione Sicilia Giovanni Fiandaca, i sindaci di Santa Flavia Salvatore Sanfilippo e di Altofonte Angelina De Luc , il segretario generale del comune di Monreale Francesco Fragale ed i consiglieri Flavio Pillitteri e Fabio Costantini.
Titolo dell’incontro “….. mi riscatto per il Comune di Monreale, Altofonte e Santa Flavia……” L’iniziativa prevede l’individuazione, in sinergia con la magistratura di sorveglianza, dei percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale con valenza di riparazione del danno conseguente alla commissione del reato.


“Sono molto contenta di partecipare alla firma di questo protocollo – Ha dichiarato il provveditore Regionale dell’amministrazione penitenziaria Cinzia Calandrino – in quanto rappresenta un modello che viene usato a livello internazionale, per un importante processo dim inserimento e perché da la possibilità di creare un ponte tra le case circondariali e la società e per questo ringrazio la direttrice Francesca Lazzana e tutto il personale”.Una relazione dettagliata è stata fatta dal Presidente del Tribunale di sorveglianza Giancarlo Trizzino il quale ha iniziato il suo intervento rivolgendo un augurio ai detenuti presenti alla dignità e alla libertà . Soddisfatto per questo importante traguardo raggiunto il sindaco Alberto Arcidiacono il quale ha concluso il dibattito sostenendo che, sin suo insediamento si è attivato per portare avanti questo progetto che per i detenuti rappresenta la fase iniziale per rapportarsi con la società civile e la comunità locale prenderà sicuramente maggiore consapevolezza del proprio territorio e rispetto per il decoro dei beni pubblici. L’ente ha dichiarato una propria disponibilità di 4 detenuti che impiegherà per la pulizia, manutenzione conservazione del verde pubblico.