L'assessore regionale ai Beni Culturali, Missineo dispone un intervento di somma urgenza
MONREALE, 18 agosto – Tecnicamente è stato uno “scivolamento del manto della copertura”, fortunatamente non un problema strutturale.
Le tegole del tetto del dormitorio, forse a causa di una sollecitazione termica, si sono staccate dal massetto, creando una crepa vistosa. Può essere sintetizzato probabilmente così quello che è successo ieri pomeriggio alla copertura in tegole del Dormitorio dei Benedettini, forse il monumento simbolo delle incompiute monrealesi.
Un sito di estrema bellezza, che potrebbe fare al caso di innumerevoli iniziative culturali da realizzare nella nostra cittadina, che da quattordici anni è chiuso per mancanza di un adeguato sistema antincendio.
Ieri pomeriggio, dunque, le tegole del tetto del Dormitorio – dicono i tecnici – forse a causa di una grossa sollecitazione termica differente fra l’esterno e l’interno si sono staccate dal massetto sottostante lungo tutto l’asse longitudinale del monumento (come testimoniano le nostre foto che pubblichiamo di seguito), scendendo di circa mezzo metro. Più chiara sarà la situazione dopo la relazione che Lina Bellanca, responsabile dei Beni Architettonici della Soprintendenza ai Monumenti, presenterà all’assessore Sebastiano Missineo.
A cercare di capirne di più oggi sono arrivati pure i Vigili del Fuoco con la squadra del nucleo S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale), guidati dall’ingegnere Augusto Pedone.
Quel che è certo è che bisognerà fare in fretta, perché quella che è oggi una situazione non estremamente grave, dopo le piogge autunnali potrebbe diventare drammatica. Ecco perché l’assessore Missineo, che aveva già visitato il sito poco meno di un mese fa, ha fatto sapere di aver disposto un intervento di somma urgenza, per il riposizionamento delle tegole, prima che le acque piovane si infiltrino nella struttura lignea sottostante creando un danno incalcolabile.
Sarebbe davvero un peccato mortale, considerando che per ristrutturare il monumento la Regione prima del 1997 aveva impiegato circa 50 miliardi di vecchie lire.
«E se questo fatto, oggi isolato, domani coinvolgesse altre parti? – si chiede il sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo – è necessario capire e con estrema urgenza la portata del danno e gli interventi da realizzare».
Probabile che sarà necessario rimuovere tutte le tegole e riposizionarle da capo.
«C ' era da aspettarselo - aggiunge il vicesindaco Salvino Caputo – Un monumento inaugurato 14 anni fa e mai aperto e senza manutenzioni ordinarie e straordinarie prima o poi avrebbe determinato problemi strutturali e pericoli per la sicurezza pubblica. Esattamente un mese fa avevamo lanciato l' allarme ai funzionari dell'assessorato ai Beni culturali sulla necessita di avviare la apertura del prestigioso monumento e sugli interventi urgenti di manutenzione per il lunghissimo non utilizzo».
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