Il bene si trova tra Monreale e Roccamena
MONREALE, 9 agosto - A breve si costituirà la cooperativa che dovrà gestire il caseificio confiscato al boss Bommarito, ubicato fra i comuni di Monreale e Roccamena.
Ne ha dato notizia il vicesindaco di Monreale Salvino Caputo, presidente della commissione regionale Attività Produttive, che insieme ai sindaci di Monreale e Roccamena, Filippo Di Matteo e Salvatore Graffato, si è speso molto per il recupero del bene.
Per selezionare i soggetti cui spetterà il compito di riportare alla produttività il bene, è stato indetto un bando pubblico. Ora una commissione paritetica fra i due comuni ha già selezionato i 26 partecipanti ad un corso di formazione che partirà a fine agosto. Fra questi, 15 saranno scelti per costituire la cooperativa il cui atto di nascita formale è previsto presso un notaio, il prossimo 13 settembre. Poi sarà compito della Prefettura accertare che i componenti della cooperativa abbiano le carte in regola con la normativa antimafia vigente.
«La commissione – ha spiegato Caputo – ha il compito di valutare i requisiti morali e le competenze. E’ motivo di soddisfazione avere affidato ad un bando pubblico la selezione delle persone che avranno il compito di avviare un processo di economia virtuosa per il caseificio».
Una volta costituita, la cooperativa potrà chiedere all’Ircac un credito di esercizio per l’acquisto delle prime attrezzature.