Completata la ristrutturazione dei marciapiedi di via Venero: adesso occorrono regole per la circolazione

Di Matteo: "Occorre restituire  condizioni di normalità ed efficienza"

MONREALE, 7 agosto - Da tre mesi sotto “restyling”, i marciapiedi di via Venero tornano ai cittadini e segnano l’impegno del Comune nel creare una moderna condizione di vivibilità nella strada più movimentata di Monreale.

Per l’assessore ai lavori pubblici Nazzareno Salamone: «La scelta programmata per dare un assetto ai marciapiedi di quest’arteria, attraverso i cantieri regionali, è servita ad unire urbanistica e polizia municipale per applicare quelle regole concilianti tra sicurezza dei cittadini e attività commerciali». In questo tratto, anche con alto movimento dei servizi pubblici, è stato predisposto un percorso obbligato che vuole evitare quelle soste “selvagge” con la sola disponibilità del parcheggio ambo i lati.

Parte da via Venero, quindi, l’obiettivo di restituire alla città normanna le condizioni di una località accogliente estese anche in piazza Vaglica e in altre parti del centro storico e nela centralissima via Roma, per dare risposte agli operatori economici dell’area monumentale nel rivedere un piano viario più a misura di località turistica internazionale. Un compito che viene gestito dai vigili urbani, che oltre ad un fattore di ordine pubblico, di viabilità ed un migliore passaggio pedonale, tengono sotto controllo anche l’aspetto igienico sanitario. «Anche se in condizione di organico ridotto, con diversi agenti in ferie - dice il comandante Antonino Grippi - si parte con il controllo dell’occupazione degli spazi ed aree pubbliche regolate dalla Tosap e nello specifico dall’Art.29 che consente l’occupazione di suolo pubblico per esposizione merci a chi esercita in locali sulla via come in via Venero ed in altre arterie.

L’occupazione non potrà superare i 90 centimetri davanti al negozio. Per venire incontro alle esigenze dei commercianti, che risentivano della crisi del settore, con la determina sindacale numero 37 del 21 giugno 2010, si disponeva che questi potessero occupare fino ad un massimo di due metri lineari di suolo pubblico sotto il marciapiede. «Dopo i lavori di ripristino dei marciapiedi – dice il sindaco Filippo Di Matteo - perseguiamo l’obiettivo di restituire alla nostra città condizioni di ordinaria normalità ed efficienza: assicurare a cittadini e turisti di poter vivere in un ambiente accogliente per soste prolungate con il ritorno al centro per ritrovare il luogo del commercio, del tempo libero e della cultura».