Rifiuti, necessarie misure più efficaci per incrementare la percentuale di raccolta differenziata

Riceviamo e pubblichiamo...

MONREALE, 8 dicembre – Ormai quasi quotidianamente mi occupo di rifiuti, per cercare di contribuire a far diventare anche la Sicilia una regione virtuosa nella loro gestione. E’ possibile, basta volerlo. C’è riuscita la Campania, per anni indicata come la “terra dei fuochi” e che oggi ha oltre il 50% di raccolta differenziata. Ci possiamo riuscire noi.

Sappiamo di essere in grave ritardo, ma è già una grande conquista che ormai tutti si misurano e si impegnano sull’unica strada possibile per affrontare il problema: tutti lavorano, chi più chi meno, chi bene e chi un po’ male, con limiti e contraddizioni, a fare la benedetta e inevitabile raccolta differenziata.
Siccome si è stati costretti a bruciare le tappe, i sindaci, che sono rimasti gli ultimi e da soli ad affrontare il problema nei suoi crudi aspetti materiali, si stanno trovando a fronteggiare una seria e vera emergenza, questa sì: l’abbandono dei rifiuti per le strade, soprattutto quelle secondarie e di campagna.
Perché, in tutta questa storia, c’è la componente decisiva, che siamo noi cittadini, spesso incivili, senza senso civico, con scarso amore per il territorio, nostro bene comune.
Ma noi dobbiamo vincere questa battaglia e non dobbiamo offrire alibi a nessuno. Tutti i siciliani devono essere messi nella condizione di fare la raccolta differenziata e non abbandonare i rifiuti per strada, che poi finirebbero nelle brutte e sporche discariche.

Monreale è un esempio di tutte queste contraddizioni.
Ha compiuto negli ultimi mesi un grande sforzo nell’organizzare la raccolta differenziata, passando dal 7% del giugno scorso all’attuale 30% circa, ma ha compiuto delle scelte che pregiudicano inevitabilmente gli obiettivi che si devono ancora raggiungere, il 65% entro un paio di anni.
I monrealesi pagano una delle tasse dei rifiuti (TARI) tra le più alte dell’isola, che ha già il triste primato di essere la regione con le tariffe più elevate d’Italia. Questo a causa, soprattutto, della pesante eredità, in particolare delle tantissime assunzioni clientelari fatte negli anni passati: oggi il rapporto tra operatori del servizio rifiuti e cittadini è in Sicilia più del doppio rispetto al resto d’Italia
Gli errori, a cui mi riferivo, riguardano soprattutto coloro che hanno una casa, abitata o meno, fuori dal centro abitato, un numero non indifferente di utenti: ad essi è stata tolta la riduzione del 30% sulle tariffe, cancellando le giuste agevolazioni previste dal regolamento del 2014, a causa delle condizioni di dissesto finanziario del Comune. E accanto a questo eccezionale aumento della tassa, non si è pensato alla messa in campo di un qualsiasi forma di servizio, anzi, questi cittadini monrealesi sono stati praticamente lasciati soli a risolvere il “loro” problema di come gestire i “loro” rifiuti.

Non conosco un caso simile in nessuna parte della Sicilia: pagare senza avere nulla in cambio e devi essere tu a cercare il luogo dove lasciare i rifiuti. E’ inutile dirvi, in questa situazione, quale sia la scelta più comoda e veloce che, purtroppo, fanno in tantissimi.
Proposte di soluzioni.
Premesso che ritengo che sia necessario ripristinare per questi utenti forme di agevolazioni e/o incentivi a monte, cioè direttamente sulla bolletta da pagare, e/o organizzando la raccolta porta a porta in alcune zone/strade dove è realisticamente possibile farla perché hanno tutte le caratteristiche di essere una via ormai del centro urbano, ritengo che si possa:
1) offrire e distribuire, incentivandone l’uso, delle piccole compostiere per la gestione diretta dell’umido. I cittadini ne ricaverebbero del compost per i propri giardini;
2) a coloro che porteranno i rifiuti differenziati nei centri di raccolta organizzati, acquisita per buona la loro regolarità ed efficienza, dare un “valore” ai rifiuti portanti, con un meccanismo di premialità: più porti rifiuti più avrai delle agevolazioni, dai buoni da spendere in negozi convenzionati al risparmio sulla bolletta;
3) si potrebbe così cominciare a sperimentare la cosiddetta “tariffa puntuale”, la prossima tappa di una seria e precisa raccolta differenziata.
Ci sono tante cose da sistemare e da recuperare. Primo fra tutti, lo ripeto, è il senso civico e il sentimento di appartenenza di una comunità.
Compiamo dei gesti e facciamo delle scelte che favoriscano tutto questo, perché oggi è davvero in gioco il futuro della nostra terra, nella consapevolezza che abbiamo già praticamente bruciato tutte le occasioni di riscatto.

* Presidente di Legambiente Sicilia