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Quindici anni fa a Nassiriya moriva Domenico Intravaia, oggi la commemorazione

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Protocollo consueto al cimitero davanti la sepoltura monumentale dell'eroe monrealese. LE FOTO

MONREALE, 10 novembre – Quegli squilli di tromba fanno sempre effetto e non è infrequente avvertire un brivido correre lungo la schiena. Squilli accompagnati dalle toccanti note del silenzio per rendere omaggio ai caduti.

Oggi, per la quindicesima volta, la comunità monrealese ha commemorato il vicebrigadiere dei carabinieri, Domenico Intravaia, ucciso in Iraq dal tritolo terroristico in quella che è passata alla storia come la “strage di Nassiriya”.
A rendere omaggio all'eroe monrealese, nella consueta sobria cerimonia organizzata dall'Arma dei carabinieri, alla presenza dei familiari, c'era il comandante del Gruppo Monreale, tenente colonnello Luigi De Simone, il capitano Guido Volpe, comandante della Compagnia e il luogotenente Salvatore Biddeci, comandante della Stazione. C'era il sindaco Piero Capizzi, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, che ha recitato una breve preghiera per i caduti.


La cerimonia ha rispettato il protocollo consueto, con la lettura sintetica della vita di Intravaia, la deposizione di un cuscino di fiori sulla sua tomba, l'omaggio delle autorità, il suono del silenzio, intonato dal trombettiere dei “Fiati della Normanna”, Davide Sciortino e la lettura della preghiera del carabiniere dedicata alla Virgo Fidelis. Alla manifestazione ha preso parte l'associazione dei carabinieri in congedo della sezione di Monreale.

· Enzo Ganci · Editoriali

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