Nessuna indagine ulteriore dopo il suo gesto estremo
PAVIA, 15 febbraio - E’ stata restituita ai familiari la salma di I. S., il ragazzo monrealese di 23 anni che martedì scorso è stato trovato privo di vita nel monolocale di via Ghislieri a Pavia, città nella quale risiedeva dall’inizio del mese di gennaio.
Gli inquirenti della cittadina lombarda non hanno ritenuto di dover procedere con l’autopsia e pertanto, dopo le procedure di riconoscimento, il corpo è stato affidato ai familiari per la tumulazione. Solo un colloquio in questura con i familiari, poi la magistratura ha ritenuto di non dovere andare oltre.
Frattanto, emerge qualche piccolo particolare che riguarda il giovane. Il nome di I.S. non risulta tra gli iscritti all’Università di Pavia, per cui si presume fosse arrivato in città per partecipare a qualche corso ma non abbia nemmeno avuto il tempo di sbrigare le pratiche burocratiche.
Per il resto, dalle testimonianze, peraltro frammentarie di qualche studente, sembra che il giovane monrealese conducesse una vita un po’ solitaria. “Lo vedevamo spesso appoggiato al muro – spiega al quotidiano “La Provincia pavese” uno studente di economia, altro inquilino dello stesso palazzo – fumava quasi sempre. Sembrava pensieroso e non dava confidenza. E non ha mai detto a quale facoltà era iscritto”.
Conducendo questa vita senza grandi rapporti nessuno a Pavia si è accorto della tragedia nell’edificio di piazza Ghislieri. Nemmeno gli studenti e medici specializzandi che abitano nei locali vicini.