Quante emozioni con le ciaramelle di Monreale

Ieri apprezzato spettacolo alla Casa della Cultura che abbiamo trasmesso pure in streaming su Facebook. LE FOTO

MONREALE, 22 dicembre – La magia del Natale, il mantenimento delle tradizioni antiche, la voglia di non dimenticarle. Il resto ce lo hanno messo i “ciaradimiddari” di Monreale, che ieri sera, davanti ad un pubblico rapito, hanno eseguito un concerto di musiche natalizie, regalando emozioni e riuscendo a fare strappare pure qualche lacrima.

L’iniziativa “Le ciaramelle di Monreale” si è tenuta nel prestigioso spazio dell’ex ospedale Santa Caterina, oggi conosciuto come “Casa della Cultura” ed era inserita nel cartellone di manifestazioni allestite dal comune in occasione di queste festività di fine d’anno. Erano rpesenti per l'amministrazione comunale il vicesindaco Giusepep Cangemi e l'assessore alla Pubblica Istruzione, Nadia Battaglia.
Un’ora e passa di melodie, ma anche di sapienti spiegazioni sul mondo delle ciaramelle, sulle loro peculiarità e sulle manifestazioni che si susseguono in giro per l’Italia che hanno conquistato il pubblico presente, ma anche quello che, pur rimanendo a casa, ha potuto apprezzare lo spettacolo grazie alla diretta Facebook allestita dalla nostra testata, che ha raccolto consensi unanimi.

Protagonisti della serata Salvatore Modica, maestro ciaramiddaro di antica data, suo figlio Emanuele e Benedetto Miceli, anch’egli grande artista del settore, che, soprattutto ai meno giovani, hanno fatto luccicare gli occhi e tornare alla mente i tempi andati in cui non era infrequente sentire il suono delle ciaramelle lungo le strade monrealesi, specie davanti le edicole votive che ancora oggi si trovano nascoste in tanti angoli delle nostre vie.

Tradizione della Natività, dunque, ma anche devozione al Crocifisso ed a Santa Rosalia. Temi che i maestri ciaramiddari hanno toccato nel corso della loro esibizione. Semmai, se qualcosa, non va ancora come dovrebbe e che dispiace è il fatto che questa tradizione, nobile e antica, sembra perdersi col tempo. Ecco perché occorrerebbe che qualcuno, amministrazione comunale in primis, si facesse carico del mantenimento e del rilancio di questa prestigiosa disciplina, magari con l’istituzione di una scuola che avvicini i giovani alla ciaramella. Ma il traguardo potrebbe essere più ambizioso: far includere la ciaramella monrealese nel patrimonio immateriale dell’Unesco, così come avviene già per l’opera dei pupi. Occorrerà, però, l’impegno di tutti.

“Ringrazio Nadia Battaglia per la prestigiosa opportunità che ci ha dato – ha detto congedandosi Salvatore Modica a nome del gruppo, pluridecorato in numerose manifestazioni internazionali – Così come ringrazio tutti coloro che, anche dalla California ci hanno seguito e ci hanno incoraggiato con il loro sostegno”.