Federfarma: “È stata adeguata la tariffa dopo 25 anni”. I consumatori: “Tutti i costi scaricati sui cittadini”.
ROMA, 12 dicembre –Tariffa raddoppiata per chi compra farmaci in orario notturno e aumenti dei prezzi anche per i preparati galenici. A stabilirlo un decreto del ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Con il decreto ministeriale del 22 settembre, pubblicato in gazzetta ed in vigore dal 9 novembre, si passa dunque da 3,87 euro, stabilito nel 2007, a 7,5, fino ad arrivare a 10 euro in alcune zone.
Durante il turno notturno a battenti chiusi, precisa Federfarma, "il suddetto importo addizionale non è dovuto dal cittadino ed è a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) per le prescrizioni in regime di Ssn rilasciate dalla guardia medica o per le ricette Ssn sulle quali il medico abbia precisato il carattere di urgenza".
Il decreto che modifica la tariffa nazionale regola anche la remunerazione delle preparazioni galeniche, cioè dei medicinali che il farmacista prepara direttamente per particolari esigenze del paziente su prescrizione del medico.
“Rimasta immutata per circa venticinque anni - rileva Federfarma - la Tariffa sulle preparazioni galeniche era ormai insufficiente a remunerare l'atto professionale del farmacista. Il nuovo testo, frutto di un tavolo di lavoro presso il Ministero della Salute al quale hanno partecipato oltre a FOFI e FederFarma, ASSOFARM, Farmacie Unite, Utifar, Sifap e Asfi, è importante non solo perché adegua il prezzo delle materie prime a quello di mercato, ma perché riconosce economicamente il valore, la complessità e la delicatezza di questo atto professionale specifico del farmacista".
Frattanto le associazioni di categoria parlano di incrementi dal 40% al 100% e le associazioni a difesa dei consumatori parlano di ennesimo rincaro in tema salute per i cittadini.
Una “ignobile speculazione sullo stato di necessità dei cittadini”. Così il Codacons boccia il raddoppio delle tariffe. “Chi acquista farmaci in orari notturni non lo fa per divertimento, ma perché si trova in un evidente stato di necessità e non può essere punito per questo - rileva il presidente Carlo Rienzi in una nota -. Introdurre incrementi tariffari a danno di chi utilizza le farmacie di notte equivale a danneggiare chi, per motivi di urgenza o a causa di situazioni di particolare bisogno, è costretto ad uscire di casa di notte per acquistare medicinali. A costoro non dovrebbe essere chiesto nemmeno 1 euro di sovrapprezzo, considerato che le farmacie svolgono un servizio obbligatorio e dovuto. I farmacisti farebbero bene ad affrontare la questione in modo diverso - conclude il Codacons -: ad esempio potrebbero limitare alle sole ore diurne i tanti sconti e le promozioni che praticano quotidianamente sui prezzi dei farmaci e sui prodotti in vendita - sconti giusti e opportuni ma che dimostrano il margine di guadagno per le farmacie - e applicare il prezzo pieno di notte, in modo così da ricevere un compenso per il servizio svolto, attraverso la corresponsione di un prezzo pieno da parte dei consumatori".