Tra luminarie e buccellati: arriva dirompente l’atmosfera del Natale

Protagonisti i commercianti di Monreale che hanno avviato già le prime iniziative

MONREALE, 2 dicembre – La magia del Natale, lo splendore di monumenti unici e straordinari, le musiche tradizionali degli zampognari. Un’atmosfera natalizia per la quale l’associazione commercianti di Monreale, ha messo mano al portafogli per accendere le luci di Natale ingaggiando la ditta JMS di Palermo che ha già esteso le luminarie tra lampadari, sfere e fili luminosi in tutto l’asse centrale della città: tra via Venero, corso Pietro Novelli, via Roma e le piazze Vittorio Emanuele e Guglielmo II.

La festa natalizia prende il via con un dolce evento dal sapore tutto monrealese, il biscotto tipico della ricorrenza natalizi: la sagra del buccellato che si svolgerà al Collegio di Maria, il 9 e 10 dicembre. Manifestazione organizzata con la partecipazione di diversi enti e professionisti del settore dediti alla produzione del biscotto e delle materie prime che prenderanno parte all’iniziativa. Saranno due giorni all’insegna della cultura, della scienza e delle tecnologie alimentari. Folklore e tradizioni natalizie faranno da cornice all’evento. “Saranno due importanti giorni per la nostra cucina e per i nostri prodotti tipici tradizionali. Due giorni voluti e sostenuti dall’ACM per promuovere il territorio e la comunità monrealese” dice Filippo Tusa, presidente dell’associazione.

Il buccellato, in siciliano cucciddatu (o ancora cudduredda in altre parti della Sicilia) è un dolce tradizionale siciliano. Solitamente a forma di ciambella viene anche confezionato in forme più ridotte: i “cucciddateddi”. Gli ingredienti, anche se con qualche variante da luogo a luogo: fichi secchi, mandorle, noci, nocciole e pistacchi. Inoltre, il connubio con aromi come il limone, l’arancia, la cannella, la vaniglia e il miele tributa a questo dolce il posto d’onore su un tavolo imbandito per le feste di Natale. In questi giorni sono ancora numerose le famiglie che mantengono le tradizioni, tramandando a figli e nipoti il tradizionale dolce fatto in casa.