Monreale, arriva la Tari 2017 con la “sorpresa” del conguaglio: è polemica sui social

L’assessore Cangemi spiega: “Nessun adeguamento retroattivo, solo un mero errore del passato”

MONREALE, 23 ottobre – Ha suscitato - e sta suscitando ancora - un vespaio di polemiche, soprattutto sui social, l’invio delle cartelle Tari 2017 che in questi giorni sono state recapitate ai cittadini monrealesi. A scatenare le vibranti proteste è stata una novità poco gradita ai contribuenti, che si vedranno costretti ad un esborso ulteriore rispetto alle ormai consuete quattro rate in cui è stato suddiviso il tributo.

I destinatari delle cartelle, inviate con il tradizionale modello F24, infatti, si saranno accorti che la busta recapitata a casa contiene due rate ulteriori. Rate che incidono mediamente una quarantina di euro ciascuna, considerando come base un appartamento per uso domestico da cento metri quadrati, occupato da quattro persone. Le rate, che indicano l’anno 201 5 2016, come periodo di riferimento, dovranno essere pagate entro il 28 febbraio 2018.
Un aumento della tariffa? Si sono chiesti in molti o un adeguamento retroattivo? Nulla di tutto questo, si è affrettato a spiegare il Comune. Si tratta di un conguaglio necessario a rimediare ad un mero errore che era stato commesso e che aveva fatto sì che per gli anni in questione i contribuenti pagassero meno di quanto dovuto. Per il 2015 ed il 2016, in pratica, non era stata calcolata la parte variabile, ossia quella determinata in relazione al numero degli occupanti di ciascuna utenza domestica. Tradotto: si dovrà pagare adesso ciò che non era stato pagato a suo tempo.

Sulla questione, con lo scopo di fare chiarezza, interviene l’assessore ai Servizi Ambientali, Giuseppe Cangemi con un post esplicativo sul suo profilo facebook: “Vorrei chiarire – scrive – che anche per il 2017 le tariffe Tari del nostro Comune sono rimaste le stesse e nessun adeguamento retroattivo è stato richiesto. I due modelli relativi agli anni 2015 e 2016, giunti in allegato alla Tari 2017, corrispondono al conguaglio che si è reso necessario in seguito ad un mero errore informatico di sistema. In seguito a tale errore, riguardante nello specifico la determinazione corretta della quota unitaria variabile e costo unitario per le utenze domestiche, si è determinata inopinatamente una tariffa diversa limitatamente alle utenze domestiche ed in particolare alla quota variabile legata ai nuclei familiari. È stato dunque necessario effettuare il relativo conguaglio per ristabilire la giusta tariffazione che anche per quest’anno non è cambiata”. I sindacati, dal canto loro, annunciano il ricorso ad un parere legale in attesa di fornire consigli utili agli utenti.