Gli studenti pendolari di Pioppo: con l’Ast ogni giorno è un’odissea

“Ci vorrebbe una corsa tutta nostra per garantirci il diritto ad andare a scuola”

MONREALE, 17 ottobre – Anche per gli studenti di Pioppo, così come per tutti quelli delle realtà territoriali più piccole e distanti da Palermo, i trasporti quotidiani che garantisce l’Ast sono accompagnati da notevoli disagi che costringono i giovani pendolari e le loro famiglie a sostenere grossi sacrifici per poter raggiungere le scuole del capoluogo.

Nei mesi scorsi, a più riprese, ci siamo occupati delle difficoltà che quotidianamente incontrano gli studenti di San Giuseppe Jato e di San Cipirello, così come quelli di Altofonte. Adesso a far sentire la voce del loro disagio sono gli studenti di Pioppo, per i quali raggiungere Palermo è un’impresa titanica quotidiana.

“Siamo un gruppo di genitori di studenti pendolari di Pioppo – dicono rivolgendosi alla nostra redazione – che ogni mattina "cercano "di andare a scuola a Palermo. Sì, "cercano" perché a causa dei continui disservizi dell' azienda che si occupa dei trasporti (AST) non è sempre possibile raggiungere la scuola. Premettendo che tutti noi paghiamo un regolare abbonamento, diciamo che gli studenti di Pioppo ogni mattina sono costretti a viaggiare in condizioni di pericolo, arrivano costantemente in ritardo e talvolta rimangono anche a terra e per evitare ciò alcuni genitori li accompagnano fuori paese per salire prima degli altri e assicurarsi almeno l'arrivo a scuola.
Per non parlare poi di alcuni di noi che abitano fuori paese, come a Giacalone, dove l’AST passa intorno alle 7.30 e a causa della sosta a Monreale arriveremmo ogni giorno a scuola dalle 9 in poi, quindi i genitori alle 6.30 li accompagnano al bivio per potere prendere il mezzo dell’AST delle 6.50. Per non parlare dell' uscita: alcuni ragazzi escono alle 13 arrivano a casa ogni giorno dalle 15 in poi.
Pioppo e una realtà scomoda – conclude la nota – il numero degli studenti quest' anno è cresciuto e cosi sarà per prossimi anni. Abbiamo bisogno di una corsa tutta nostra che abbracci Giacalone e che garantisca a tutti gli studenti il diritto di andare a scuola regolarmente”.