L'accusa è furto di quadri: a giudizio Rosario Lo Cicero "Madè"

Sarà giudicato il 23 settembre prossimo

MONREALE, 13 maggio – Rosario Lo Cicero, figlio del pittore Pippo Madè, è stato rinviato a giudizio per aver sottratto due quadri da Villa Savoia, appartenenti alla stessa famiglia dell’artista.

Una questione che sembra paradossale, ma che proseguirà in un’aula di tribunale, dove Lo Cicero, assistito dall’avvocato Carmelo Cordaro, si presenterà il prossimo 23 settembre per essere giudicato dal giudice Francesco Grassi.

La vicenda ha origine il 25 giugno del 2010 quando Lo Cicero si impossessò furtivamente di due quadri che erano esposti a Villa Savoia, sede di rappresentanza del Comune, sottraendo le opere, senza essere notato dal personale di custodia. I quadri raffiguravano i suoi nonni paterni, Rosario e Giuseppina Lo Cicero ed erano stati dipinti dal pittore spoletino Manuel Campus nel 1973 (i quadri sono pubblicati in basso nella gallery).

Opere appartenenti ad una presunta donazione della quale beneficiò in passato il Comune di Monreale, che oggi è al centro di una contesa giudiziaria proprio tra l’ente e la famiglia Madè. Dopo il furto, Lo Cicero si auto accusò dell’azione, dicendo di aver effettuato il gesto a scopo dimostrativo e ricevendo per questo un avviso di garanzia, che adesso si è trasformato in rinvio a giudizio.

“Quei quadri non sono di proprietà del Comune – fa sapere Lo Cicero – Appartengono alla mia famiglia. Disconosco in merito la cosiddetta donazione “Franco Nocera”. La mia è stata un’azione dimostrativa che, è fin troppo evidentemente, non era finalizzata a trarre beneficio dal furto e per la quale mi sono auto denunciato”. I quadri adesso sono rientrati in possesso dell’amministrazione comunale.

La questione delle opere contese tra la famiglia Madè e il Comune riguarda pure altri dipinti: tre disegni di Pietro Buttitta e una litografia di Tono Zancanaro. Quadri per i quali è in corso un’altra controversia che potrebbe risolversi con una transazione, se le parti riusciranno a mettersi d’accordo.

“E’ una vicenda davvero spiacevole – dice da parte dell’amministrazione l’assessore alla Cultura, Salvino Caputo – Data l’amicizia con la famiglia non faremo mai un’azione contro Rosario Lo Cicero, anzi stiamo deliberando la consegna dei quadri”.

 

   

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