Monsignor Di Cristina: "A Monreale il Crocifisso è dovunque"

Il saluto dell'Arcivescovo alla città in occasione della processione

MONREALE, 8 maggio - «Portiamo la croce in trionfo, ma con umiltà. Chiediamo al Crocifisso di essere capaci di amarci gli uni gli altri, come lui ci ha amato». È stato improntato alla devozione ed all’amore per il Cristo in Croce il saluto che monsignor Di Cristina ha rivolto alla città di Monreale.

Nel tradizionale messaggio che l'arcivescovo ha mandato alla cittadinanza dal balcone del municipio è arrivata la sintesi di questi quattro giorni durante i quali il simulacro ha sostato al duomo, dopo l'interruzione della processione di giorno 3.

«E' stato bello avere il Crocifisso in cattedrale – ha detto monsignor Di Cristina – dove sono arrivate moltissime visite di devoti, ma anche di anziani, ammalati e portatori di handicap. Se avevamo qualche dubbio circa la riuscita di questa processione, oggi ce lo siamo tolto. L'imprevisto meteorologico di giorno 3 l'ha spostata a sabato sera e c'è stata una partecipazione diversa, con più persone. Chi lavora a Palermo forse martedì scorso non poteva venire. Evidentemente non tutti i mali vengono per nuocere. Questa processione è riuscita benissimo. È stata, forse, la più ordinata, la più sentita ed anche la più puntuale».

E non devono preoccupare, secondo il presule, derive laiciste, che vorrebbero eliminare il simbolo della cristianità e che minano la devozione popolare alla croce.

«La Chiesa è nella storia – afferma – e noi la croce, come dice lo slogan di quest'anno, più che sulla spalla dobbiamo averla nel cuore. La richiesta laicista vorrebbe che questo segno scomparisse dai luoghi pubblici, ma non rimuoverà la fede. Monreale esprime gratitudine al Crocifisso, perché a Monreale il Crocifisso è dovunque, soprattutto nei nostri cuori.

Semmai, il rischio che si corre è quello di una religiosità parallela, soddisfatta solo con questo momento. C'è questo pericolo, ma deve essere scongiurato. Questa religiosità deve alimentare quella di tutto l'anno, quella che non crolla di fronte alle difficoltà».