SS.Crocifisso: processione partecipata e senza intoppi

Stavolta il tempo non si mette di mezzo e tutto si svolge regolarmente

MONREALE 8 maggio – Questa volta Giove Pluvio è andato in vacanza. E così la processione bis del SS.Crocifisso si è potuta svolgere senza intoppi e con un’affluenza di fedeli davvero inaspettata.

Un percorso lungo, forse più di quello classico, ma che è stato coperto con buona puntualità. Un "viaggio", cominciato con il messaggio di pace, lanciato dai confratelli, che hanno esposto l'effigie di Giovanni Paolo II e concluso a notte fonda, con il rientro in Collegiata del Crocifisso, dopo quattro giorni di permanenza in cattedrale.

A quel punto tutti erano stanchi, ma soddisfatti: dal sindaco, che a Palazzo di Città ha ospitato le autorità, per assistere al tradizionale gioco di fuoco, al più giovane dei fratelli, il piccolo Mattia Casamento (immortalato nella fotogallery), appena 4 mesi, che dormiva beato in braccio alla mamma Maria, con accanto il papà Benedetto, che il fratello lo ha fatto davvero.

La processione bis, dunque, è andata meglio del previsto, considerato soprattutto che non si è svolta nella data canonica del 3 maggio.
Il fatto lo ha sottolineato anche l'Arcivescovo, monsignor Salvatore Di Cristina, che ha voluto lanciare un messaggio di devozione al Crocifisso dal balcone del municipio.

Il resto lo hanno fatto i fratelli, bravi e generosi come sempre nel portare il simulacro, e soprattutto la gente, che ha riempito le strade monrealesi, fino al tanto atteso gioco di fuoco.
Questo, annunciato come sempre da un colpo a salve e dal trombettiere, ha avuto inizio all'1,20 ed è andato avanti per un quarto d'ora buono, durante il quale sono state apprezzate le evoluzioni pirotecniche concluse con un applauso scrosciante della piazza piena.

Stamattina Monreale, come sempre succede il giorno dopo, si sveglierà pigra e stanca, e tornerà ai suoi mille problemi quotidiani, contenta, però, di avere reso omaggio e ribadito la devozione al suo "Patruzzu Amurusu".