Sull’episodio mai fatta piena luce. Il sindaco Capizzi: “La città si stringe al dolore dei familiari”
MONREALE, 27 giugno – Il 27 giugno di 37 anni fa, nei cieli di Ustica veniva abbattuto il DC9 dell’Itavia, in viaggio da Bologna a Palermo, colpito da missile in un attentato sulle cui responsabilità, nonostante i pronunciamenti giudiziari, non è mai stata fatta piena luce.
Nella strage, come molti ricordano, assieme ad altre 79 persone, morirono due giovani monrealesi: i fratelli Antonella e Giovanni Pinocchio, che all’epoca avevano rispettivamente 22 e 12 anni. Su quell’episodio, che rappresenta uno de punti più oscuri della storia della Prima Repubblica, fu compiuto un vero e proprio depistaggio per coprire colpe e responsabilità.
Ad accertare questa tesi era stata la Corte di Cassazione nel giugno del 2013, sostenendo quindi che il "depistaggio" delle indagini sul disastro aereo di Ustica deve considerarsi "definitivamente accertato".
“Il nostro pensiero va ai fratelli Antonella e Giovanni Pinocchio – ha detto il sindaco di Monreale, Piero Capizzi – vittime di una strage per la quale tutta l’Italia ancora oggi chiede verità. La città di Monreale desidera esprimere un tributo alla memoria di due nostri concittadini che salirono su quel DC9 il 27 giugno 1980 e che, solo per questo fatto, vennero strappati all’affetto dei loro cari. L’amministrazione comunale si stringe ai familiari, condividendo, pur a distanza di 37 anni, il loro grande dolore”.