San Giuseppe Jato, inaugurato il centro “Atria” per ragazze madri alla presenza di Maria Elena Boschi

Il sottosegretario "Vittoria dello Stato nel ricordo di Rita Atria"

SAN GIUSEPPE JATO, 9 aprile – “Ogni qualvolta un bene confiscato alla mafia viene consegnato alla comunità è una vittoria dello Stato”. Ad inaugurare il centro per ragazze madri è stata questo pomeriggio il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi.

L’immobile, confiscato all’ex capomafia Baldassare Di Maggio, si trova in via Falde, alle pendici di Monte Iato. “Oggi sono particolarmente contenta perché – ha detto la Boschi –, con grande sensibilità da parte dell’amministrazione locale, la casa viene affidata ad operatori che si occupano di donne in difficoltà. Una vittoria ancora più importante perché in questo luogo rimarrà vivo il ricordo di Rita Atria”. Il centro, gestito da una cooperativa sociale, porta – infatti- il nome della diciottenne che si tolse la vita nel ’92, dopo la morte del giudice Paolo Borsellino, l’uomo che l’aveva convinta a diventare una testimone di giustizia. Alla cerimonia del taglio del nastro c’era anche il sottosegretario Davide Faraone: “In pochi giorni – ha detto – questo Comune è stato teatro di quattro importanti inaugurazioni: due scuole e due beni confiscati. Segno di una buona amministrazione in sinergia con lo Stato”. E sarà anche l’ultimo atto del sindaco uscente Davide Licari, che ha scelto di non ricandidarsi: “E’ una grande emozione, negli ultimi giorni del mio mandato, vedere una così autorevole presenza dello Stato a San Giuseppe Jato, un territorio che sta guarendo dalle ferite inferte dalla mafia”.
A riqualificare l’edificio di quattro piani di via Falde è stato il Comune, a cui l’immobile confiscato è stato assegnato nel 2008.

 (fonte e foto: vallejatonews.it)